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Esce per una normalissima escursione in montagna. Poi decide di bere un sorso d’acqua, ma quello che le succede è assurdo: nausea, vomito e pensa di morire. Subito la corsa in ospedale e i medici non ci credono. Quello che hanno scoperto è sconcertante

  • Italia

 

Caldo torrido ed estate sia in città che nelle località estive sono un mix letale, per chiunque debba sopportarlo. Per correre ai ripari ci sono tanti rimedi, ma uno su tutti è da considerare sacrosanto: bere tanta acqua, a volontà. Proprio per questo motivo spesso è importante portare con sé bottigliette di minerale e magari comprarle all’occorrenza. Questo è esattamente quello che ha fatto una donna di 36 anni di Porto San Giorgio, in provincia di Fermo, che purtroppo, però, è stata colta da un malore dopo aver sorseggiato acqua da una bottiglietta contaminata.

Quello che è capitato è veramente assurdo e quello che è successo dopo desta molta preoccupazione.
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La signora si trovava in vacanza a Monte San Martino, in provincia di Macerata e, visto il caldo, ha acquistato una bottiglia da mezzo litro di acqua minerale in un piccolo supermercato del fermano, Magliano di Tenna. Ma mai avrebbe immaginato che al suo interno ci potesse essere della varechina. La 36enne dopo la sosta nel minimarket è andata con suo marito a fare un’escursione in montagna. Qui, per dissetarsi, ha sorseggiato dalla bottiglietta quel tanto che è bastato per capire che c’era qualcosa di molto strano in quell’acqua e ha iniziato subito ad avere dei malori.

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A quel punto la donna, colpita da nausea e vomito, è corsa dal medico per capire cosa le stesse capitando. E fortunatamente è bastato rimettere il liquido ingerito per stare meglio, ma tanto è stato lo spavento per la coppia. La varechina, molto diluita, non ha provocato conseguenze gravi nella 36enne. Sulla vicenda stanno indagando i carabinieri della Compagnia di Tolentino che cercheranno di capire se si trattata di un difetto di fabbrica della bottiglia, che presenta un piccolo foro sotto il tappo, o se quel buchetto sia stato fatto volontariamente.

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Ciò che al momento è stato accertato è che anche un’altra bottiglietta da mezzo litro della stessa confezione conteneva tracce di varechina. Anche se le condizioni della donna non destano preoccupazioni, tuttavia è ovviamente necessario fare chiarezza su quanto accaduto e appurare se sia stato un sabotaggio o un incidente.

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