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È morta, e l’Italia piange per lei. “È stato Pasquale… chiamate mio padre”. Le ultime parole prima di andare in ospedale dopo essere stata bruciata viva proprio da lui. Poi l’agonia e il tragico epilogo

  • Italia

 

Secondo quanto riportato dall’Istat e dai suoi rapporti, oltre il 35% delle donne nel mondo, ha subito violenza fisica o sessuale da parte del proprio partner o da un’altra persona. In Italia 6 milioni e 788 mila donne hanno subito violenza: il 31,5% delle donne ha tra i 16 e 60 anni, mentre il 12% del totale non riescono a denunciare il proprio molestatore. Nel solo 2015 in Italia ci sono state 128 vittime di femminicidio, mentre nei primi mesi del 2016 sono stati accertati altri 30 casi.

Nella maggioranza dei casi è proprio il partner a essere il colpevole di violenza e il femminicidio rimane ancora oggi una piaga sociale, nonostante la progressiva diminuzione dei casi negli ultimi 3 anni.

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Si è passati infatti dai 179 casi del 2013 ai 128 del 2015: grazie agli impegni del governo, alle campagne di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne e all’apertura di nuovi centri anti-violenza, donne da tutta Italia sono potute scampare a una morte certa.

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Vania Vannucchi, 46enne originaria di Lucca, non è potuta scampare però alla follia cieca di un suo ex collega. La donna era arrivata in fin di vita all’ospedale Cisanello di Pisa durante la serata di ieri. Era arrivata all’ospedale gravemente ferita per le ustioni che le avevano coperto il 90% del corpo; agli inquirenti era apparso subito chiaro che si trattasse di un’aggressione.

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Secondo la ricostruzione degli agenti di polizia, la donna si trovava intorno alle ore 13 di ieri, nella zona dell’obitorio dell’ex ospedale Campo di Marte di Lucca, quando era stata aggredita alle spalle da un uomo che l’aveva cosparsa di liquido infiammabile. La donna era presente nella zona proprio perché esercitava la professione di infermiera nella struttura ospedaliera. Stamattina poco dopo le 6 del mattino, la donna non ce l’ha fatta e il suo cuore ha smesso di battere. Nella serata di ieri era stato arrestato l’uomo responsabile dell’aggressione: era stata la stessa Vania, durante le sue ultime ore di vita, a riconoscere il suo aggressore. “È stato Pasquale…” proprio Pasquale Russo, ex collega della donna, ossessionato dalla collega che aveva tranciato ogni rapporto mesi fa. Gli uomini della questura di Lucca dopo poco sono riusciti a rintracciare l’uomo non lontano dai padiglioni del Campo di Marte, e lo hanno condotto in questura con l’accusa di tentato omicidio. Dopo la morte della donna, l’accusa è quella di omicidio e adesso l’uomo attende in carcere il processo.

Ipazia, martire della libertà di pensiero

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