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“Venite, si è sentito male”. Ma i carabinieri capiscono subito che era morto per le sue martellate

Nella tarda serata di domenica 20 dicembre una donna di Pedrengo, paese in provincia di Bergamo, ha chiamato il 118 e chiesto aiuto: “Mio cugino si è sentito male”. Gli uomini del personale sanitario sono giunti sul posto, ma a quel punto si sono resi conto che le cose non stavano come aveva raccontato la donna. Nella villetta di via Camozzi, infatti, gli infermieri hanno trovato l’uomo di 73 anni morto a seguito di ferite inferte con un corpo contundente.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri i due vivevano insieme dal 2015 e non erano sposati. Sembra che tutto sia iniziato come una normale lite per motivi familiari. Ad un certo punto, però, la donna di 61 anni, avrebbe preso in mano un martello e iniziato a colpire il cugino più e più volte. Successivamente la donna, resasi conto della gravità delle condizioni dell’uomo, ha chiamato il 118 e i carabinieri affermando che il cugino aveva avuto un malore. (Continua a leggere dopo la foto)


A quanto pare, invece, il personale sanitario, giunto sul posto, non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo, Giuliano Mascheretti, di 73 anni. Non è ancora chiaro se il decesso sia stato provocato dalle martellate oppure da altri motivi legati all’aggressione. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, che sono coordinati nelle indagini dal sostituto procuratore della Repubblica di Bergamo, l’uomo, professore in pensione, ha iniziato a discutere violentemente con la cugina per motivi familiari. (Continua a leggere dopo la foto)

La discussione è degenerata e la donna, impugnato probabilmente un martello, ha iniziato a colpire l’uomo ed infierire sul suo corpo. Successivamente l’uomo è caduto a terra probabilmente a causa di un’emorragia e la donna, pentita di quanto fatto ha iniziato a medicare il cugino ma si è resa conto che da sola non sarebbe riuscita a fare nulla e ha deciso di avvertire il 118. All’arrivo del personale sanitario, avvertito dalla donna stessa che aveva inscenato un malore dell’uomo, Giuliano era già morto. (Continua a leggere dopo la foto)

Conclusi gli accertamenti del caso la donna, E. Mascheretti, è stata arrestata e condotta presso il carcere di Bergamo con l’accusa di omicidio preterintenzionale. Secondo quanto riportato dai parenti la convivenza tra i due non era affatto semplice. L’uomo chiedeva spesso assistenza alla cugina, mentre quest’ultima aveva deciso di portarlo in una Rsa. Le discussioni tra i due erano frequente. Domenica sera è avvenuta quella fatale. La donna è molto nota in paese, il padre Silvio è stato per anni segretario comunale.

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