Non solo spaccio di droga e appropriazione indebita, ora si aggiunge un’altro tassello nella storia di don Francesco Spagnesi, il parroco della chiesa dell’Annunciazione alla Castellina, e correttore della Misericordia arrestato nella mattinata di martedì 14 settembre a Prato dalla squadra mobile diretta da Alessandro Gallo.
Il prelato è finito in manette dopo l’arresto a fine di agosto di Alessio Regina, 40 anni di Prato, accusato di importare droga dello stupro (nota come Gbl, gamma-butirrolattone) e cocaina dall’Olanda. Droga usata durante festini privati organizzati proprio dal prete.
Don Francesco Spagnesi, ipotesi di reato lesioni gravissime
Don Francesco acquistava la droga con le offerte fatte dai parrocchiani durante la messa e altri tipo di donazioni e usate anche per pagare persone contattate tramite siti di incontri con i quali i due (don Francesco e il compagno Alessio Regina) si incontravano durante i festini organizzati nell’abitazione del 40enne.
Come riporta il quotidiano La Nazione “dalla Procura si apprende una nuova ipotesi di reato a carico di Spagnesi: tentate lesioni gravissime. Un’ipotesi legata alla sieropositività del sacerdote, che non lo avrebbe comunicato ad alcuni dei partecipanti ai festini organizzati a casa di Regina”.
La nuova contestazione, quella di tentate lesioni gravissime, non riguarda Alessio regina che sarebbe invece una eventuale parte offesa. Come scrive l’Ansa, alcuni partecipanti ai festini si sarebbero già sottoposti al test e sarebbero risultati sieropositivi.