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“Non lo auguro a nessuno”. Denise Pipitone, l’ex marito di Piera Maggio: “L’ho fatto solo per loro”

  • Italia
Denise Pipitone Lettera Toni Pipitone

La scomparsa di Denise Pipitone è ancora un mistero che attanaglia l’Italia intera diciassette anni dopo. Quel maledetto primo settembre del 2004 si persero le tracce della piccola da Mazara del Vallo e, nonostante anni di ricerche, non è mai stata ritrovata. La mamma Piera Maggio non si è arresa nemmeno un giorno e ancora oggi combatte con tutta la sua forza per riabbracciare sua figlia. Chiede che sia fatta la verità su una vicenda che ha ancora dei punti completamente oscuri e decisamente nebulosi.

Adesso a rompere il silenzio è stato però Toni Pipitone, l’uomo che ha dato il cognome alla bimba ma che dopo la sparizione ha scoperto non essere sua figlia. Infatti, il padre biologico di Denise è Piero Pulizzi, ex marito di Anna Corona, più volte finita al centro dell’attenzione mediatica. Lui ha scritto una lettera, che ha affidato alla trasmissione ‘Quarto Grado’ di Gianluigi Nuzzi. Nonostante la diffida della signora Maggio, il programma di Rete 4 continua ad occuparsi del caso irrisolto.

Denise Pipitone Lettera Toni Pipitone Quarto Grado


Toni Pipitone è tornato a parlare di Denise Pipitone e nella sua struggente missiva ha esordito, dicendo: “La scomparsa di mia figlia Denise mi ha devastato la vita, mi ha spezzato il cuore. Amavo tantissimo la mia famiglia e i miei figli. Nel 1998 per rendere più agiata la loro vita ho trovato lavoro in Toscana e sono partito perché volevo che stessero bene. Ogni mese inviavo vaglia, quasi l’intero compenso. Lavoravo tutto il giorno perché volevo solo far star bene la mia famiglia”. Poi ha parlato della scomparsa più nei dettagli.

Denise Pipitone Lettera Toni Pipitone Quarto Grado

Parlando di Denise Pipitone, Toni Pipitone ha aggiunto: “Nel 2002 ritornai in Sicilia per ritirarmi dalla Toscana e non andare più via. Nel 2004 scomparve Denise e mi crollò il mondo addosso. Ho perso mia figlia, tutto. Ho sopportato un dolore che non auguro a nessuno, è stato molto straziante. Non guadagnavo più, ero lacerato e disperato e mi sono sentito solo e abbandonato. Ero proprio distrutto, sono rimasto in silenzio ma mai assente in questa storia. Ho partecipato ai tre gradi di giudizio”.

Queste le conclusioni di Toni Pipitone: “Il mio avvocato per 17 anni mi ha sempre rappresentato e informato dei fatti e di tutto. Ho mantenuto sempre continui contatti. Ora, grazie anche a mia moglie, sono un uomo più consapevole anche delle mie debolezze. Voglio soltanto sapere la verità”. Oggi si è dunque creato una nuova famiglia, ma il pensiero verso Denise Pipitone c’è sempre.

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