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“Sono io il papà di Denise”. Toni Pipitone rompe il silenzio dopo 17 anni. Chi è l’ex marito di Piera Maggio

  • Italia

Denise Pipitone, l’appello di Toni dopo 17 anni  in diretta tv. Il caso della bambina scomparsa da Mazara Del Vallo prosegue con nuove rivelazioni. Dopo la lettera anonima recapitata allo studio legale di Giacomo Frazzitta, l’avvocato di Piera Maggio, la madre di Denise Pipitone, l’appello non solo da parte del legale stesso, ma anche dall’uomo da cui la piccola Denise ha preso il cognome. Tutto in diretta tv a Quarto Grado.

Doppio appello a distanza di poche ore, prima quello di Giacomo Frazzitta, legale della mamma di Denise che si è così rivolto all’anonimo, chiedendogli di mettersi in contatto con lui, dopo le parole del padre della piccola Denise le cui tracce si sono perse  dal primo settembre 2004 ad oggi. Anche il padre della bambina è intervenuto durante la trasmissione Quarto Grado.


Prima le parole del legale della mamma di Denise durante La Vita in diretta, dove ha fatto delle rivelazioni sulla lettera anonima sul caso Denise Pipitone, facendo qualche riferimento (non approfondito) sul suo contenuto e rilanciando l’appello al suo autore: “Ieri pomeriggio mi è giunta una missiva su Denise Pipitone, anonima scritta a mano, in una grafia che evidenzia due colori, in blu e in rosso in base agli argomenti che tratta”.

“Noi ringraziamo molto questa persona per quello che ha fatto. Non deve preoccuparsi del fatto che lo ha fatto troppo tardi, l’importante è averlo fatto. Ci rivolgiamo a quella persona che dopo 17 anni ha avuto il coraggio e il senso civico di inviare una lettera anonima al mio studio legale, dando informazioni nuove, ti invitiamo a fare un altro passo, nella massima riservatezza, fatti sentire”. Poi davanti alle telecamere di Quarto Grado ha parlato anche il papà della bambina.

“Sono stato e sono il suo papà”, queste le parole di Toni Pipitone: “Abbiamo vissuto insieme dei momenti bellissimi, ha dormito con me fino alla notte prima della scomparsa. Ho preso subito la macchina e ho iniziato a girare per cercarla. Le piste all’inizio erano tante, si cercava nei pozzi, nei campi rom, ma sicuramente c’è stata una cattiva organizzazione delle indagini”. Poi il suo appello: “Quando tutto sarà finito mangeremo insieme un bel gelato, grosso come una casa”.

“Cosa c’è scritto”. Denise Pipitone, l’avvocato Frazzitta rivela il contenuto della lettera anonima

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