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“Non può parlare”. Viviana e Gioele, la notizia sul papà del bambino a due anni dalla morte

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Daniele Mondello rompe il silenzio

Daniele Mondello rompe il silenzio. A due anni di distanza dalla morte della moglie Viviana Parisi e del figlioletto Gioele avvenuta a Caronia, in provincia di Messina, l’uomo torna a parlare. Era il 3 agosto del 2020 quando Viviana Parisi, 43 anni, scompariva con il figlio Gioele, quattro anni. La donna aveva riferito al marito Daniele Mondello che si sarebbe recata con il figlio al centro commerciale di Milazzo, distante una trentina di chilometri dalla loro abitazione, poi il nulla.

Di loro si sono perse le tracce, fino all’8 agosto. La mattina il ritrovamento del corpo senza vita della donna, appena 11 giorni dopo quello del figlio Gioele. Dopo 14 mesi di indagini il caso è stato chiuso e il Gip di Patti ha archiviato il caso come omicidio-suicidio accogliendo la tesi avanzata dalla Procura.“Viviana Parisi uccise il piccolo Gioele e poi si suicidò lanciandosi da un traliccio dell’Enel”, questa in sostanza la sintesi. A due anni dalla morte del figlio e della moglie Daniele Mondello rompe il silenzio e lancia una petizione per riaprire le indagini.

Daniele Mondello rompe il silenzio


“Sono Daniele Mondello, padre del piccolo Gioele Mondello e marito di Viviana Parisi. Perché queste righe? Perché un bambino di quattro anni ha bisogno delle nostre parole: Gioele, oggi, non può più parlare. Gioele, oggi, non può più chiedere aiuto. Eppure, il suo urlo – muto – bussa alla coscienza dei giusti. A questo urlo silente – a questo disperato bisogno di integrità – vorrei rispondesse col Suo aiuto. Vorrei che la Sua autorevole voce divenisse megafono di chi si indigna ed oppone nei confronti di ogni abuso”.

Daniele Mondello rompe il silenzio

Daniele Mondello rompe il silenzio – “Una voce che diviene un messaggio d’amore per tutti.- si legge nel testo della petizione – Perché la giustizia è questo: è un atto di amore per coloro che non possono, o non possono più difendersi. A seguito di un incidente stradale, avvenuto lo scorso 3 agosto 2020 in Sicilia, all’altezza della Galleria “Pizzo Turda” sull’autostrada A20 in direzione Palermo, scompare nelle campagne di Caronia (Me) mia moglie Viviana assieme al nostro adorato figlio Gioele, di quattro anni. Per giorni: nessuna notizia. L‘8 agosto, Viviana viene ritrovata, morta, sotto a un traliccio dell’alta tensione, a circa 2,5 km di distanza dal luogo dell’incidente, mentre nostro figlio Gioele viene ritrovato, 16 giorni dopo e su mia iniziativa privata, ad un chilometro e mezzo dalla madre”.

A due anni dalla morte della moglie e del figlio Daniele Mondello rompe il silenzio – “Io, da quel 3 agosto, mi batto come un leone per trovare verità e giustizia. – scrive ancora Daniele Mondello – Adesso sono qui a chiedere anche a te un aiuto per questo fine. Vorrei – è questa la mia preghiera laica – che firmi questa petizione per l’apertura del caso ed è ciò che desideriamo tutti: ‘Giustizia e Verità per Gioele e Viviana’. La legge non è una rete in cui solo i più deboli restano invischiati – come mosche in una tela di ragno – ma è uno scudo posto a vantaggio di tutti. Le chiedo un piccolo atto d’amore; un atto di integrità e coraggio per un bimbo i cui talenti sono persi per sempre”.

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