Tragedia nella notte tra il 7 e l’8 aprile a Santo Domingo, dove il crollo della discoteca Jet Set ha provocato la morte di 184 persone, lasciando un’intera nazione e numerosi familiari nello strazio più profondo. In mezzo a questo dramma immenso, anche l’Italia piange una sua vittima: si tratta di Luca Massimo Iemolo, 48 anni, originario di Catania, che da tempo viveva e lavorava nella capitale dominicana come chef.
Il disastro è avvenuto durante un concerto dell’artista di merengue Rubby Pérez, icona della musica locale, che si stava esibendo sul palco al momento del collasso della struttura. Anche Pérez ha perso la vita nel tragico evento. Al momento dell’incidente, si trovavano nel locale circa 550 persone. La notizia del crollo ha scatenato panico e caos, con le operazioni di soccorso durate per ore nel tentativo, purtroppo vano, di trovare superstiti tra le macerie. Le autorità hanno annunciato la fine delle ricerche e confermato che non ci sono più speranze di trovare qualcuno vivo.

Morto nel crollo di Santo Domingo, dolore per Luca Iemolo
Il nome di Iemolo si aggiunge a una lista di vittime che comprende anche figure di rilievo del panorama dominicano: la governatrice della provincia di Montecristi, Nelsy Cruz, un figlio del ministro dei Lavori Pubblici Eduardo Estrella, e due ex giocatori delle Major League Baseball, Octavio Dotel e Tony Blanco. Una tragedia che ha colpito trasversalmente la società dominicana, coinvolgendo personaggi pubblici, artisti e cittadini comuni, tutti uniti da un destino crudele consumatosi in pochi secondi.

Numerosi i messaggi di cordoglio per Luca Iemolo, in particolare da parte del Sarah Restaurant, il locale dove lo chef catanese lavorava. In un post sui social si legge: “Ci addolora la perdita del nostro chef. Luca Massimo Iemolo, un professionista appassionato di cucina, che viveva il suo mestiere con dedizione, dedizione e rispetto. Il tuo impegno per ogni piatto, l’amore per i sapori e il modo di lavorare in squadra, hanno lasciato un segno che non dimenticheremo. Ci uniamo al dolore della sua famiglia, dei suoi amici e di tutti coloro che hanno avuto la possibilità di conoscerlo. Che il suo ricordo sia ancora vivo in tutto ciò che ha ispirato e nella passione che trasmetteva attraverso la sua arte”.

Nel frattempo, davanti all’obitorio della capitale si sono radunate decine di familiari delle vittime in attesa di notizie sui propri cari, mentre il governo dominicano ha annunciato l’apertura di un’inchiesta per accertare le responsabilità e le cause di un crollo che poteva essere evitato. Le autorità hanno dichiarato che l’indagine partirà solo dopo il completamento delle operazioni di recupero dei corpi, mentre nel Paese monta l’indignazione per una tragedia che ha lasciato cicatrici profonde nella memoria collettiva.