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“Scuole chiuse fino al 31 gennaio, non riaprono”. Arriva la decisione della prima regione: “Non sarà l’unica”

Covid, notvità dal mondo della scuola. Alla luce della somministrazione di 16.748 vaccini, pari al 43,1% dei 38 mila in magazzino nella regione Veneto, il presidente della Regione Luca Zaia ha sottolineato: “Questo sta a significare l’efficienza della nostra macchina. Facciamo vaccinazioni fino alle 22. Sperando che arrivino le 38 mila dosi settimanali, questa settimana ne somministriamo 70 mila”. Quindi il passo successivo sarà verificare se esistano o meno le condizioni idonee per fare ripartire in sicurezza anche il settore scolastico.

In merito alla question il segretario del Comitato tecnico scientifico, Fabio Ciciliano, durante un’intervista rilasciata per InBlu Radio, ha affermato: “La cosa più importante non è tanto riaprire le scuole ma cercare di tenerle aperte. Rischiare di riaprire le scuole e doverle poi richiudere tra una decina di giorni o tra due settimane. È una cosa che il Paese non si può permettere perché sarebbe la testimonianza provata del fatto che i numeri stanno riaumentando”. (Continua a leggere dopo la foto).


E anche il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha sottolineato: “Abbiamo rispettato tutte le restrizioni ma i risultati non si vedono. Per cui qualche elemento che non ci torna c’è, non torna a noi, e non torna nel mondo scientifico” e aggiunge: “Come Veneto la situazione è atipica, dopo 15 giorni di restrizioni, visto il bicchiere mezzo pieno le curve non crescono, ma come bicchiere mezzo vuoto non calano. Spero vivamente che ogni misura che venga adottata preveda qualsiasi forma di ristoro per le imprese”. (Continua a leggere dopo la foto).

La situazione epidemiologica richiede ancora molta attenzione anche per quanto riguarda il mondo dell’istruzione: “Non ci sembra prudente – ha aggiunto Zaia – in una situazione epidemiologica in Italia riaprire le scuole. Questo è ciò che dobbiamo fare per il bene della comunità oggi”.Covid, Zaia: «Scuole superiori chiuse fino al 31 gennaio in Veneto”. Dunque la decisione: “Ho firmato una nuova ordinanza regionale per tenere chiuse le scuole superiori in Veneto fino a fine gennaio. Tifiamo perché la scuola sia in presenza ma, dopo vari confronti con il Governo, abbiamo deciso di continuare solo con la didattica a distanza”. (Continua a leggere dopo le foto).

E prosegue: “Il Veneto non sarà l’unica regione a prendere questo tipo di provvedimento. Non è una sfida al Governo – ha spiegato Zaia – e il problema non sono i mezzi di trasporto. Eravamo pronti per ripartire al 75% di capienza. Gli esperti ci dicono che non è prudente un ritorno in classe nelle prossime settimane. Domenica sera (3 gennaio) ho avuto una videoconferenza con i Ministri Boccia e Speranza. L’Italia è due settimane in ritardo rispetto alla curva dei contagi europea. Nonostante le restrizioni il numero dei positivi continua a crescere anche in Paesi come Francia e Germania”.

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