Primo week end in zona gialla per la maggior parte delle regioni italiane e dal Viminale parte l’allarme. Obiettivo: alzare il livello di guardia e evitare assembramenti fuori dai locali e nelle strade. Troppo fragile la tregua che ha concesso il virus per tornare alla piena totalità. Molte città, in collaborazione con gli enti governativi, si stanno preparando.
Da Roma a Milano, da Napoli a Firenze. Chiusura delle strade e pattuglie raddoppiate per provare a far rispettare le regole di distanziamento sociale che, in questi mesi, hanno funzionato permettendo di abbassare il numero dei contagi e a molte aziende di tornare a lavorare. Particolare attenzione sarà rivolta a Roma dove, nelle settimane scorse, aveva fatto scalpore la mega rissa scatenata da alcuni teen agers che si erano dati appuntamento sui social. A Piazza del Popolo sono stati predisposti corridoi con delimitazioni per rendere più fluido il transito delle persone ed evitare stazionamenti, controlli al Pincio anche con pattuglie a cavallo di polizia e carabinieri. Continua dopo la foto
L’accesso all’area del Tridente, scrive Repubblica, sarà contingentata, con la possibilità di procedere a chiusure delle stazioni metro Spagna e Flaminio in caso di necessità. Via del Corso, la strada dello shopping, sarà invece divisa in settori. I controlli non si limiteranno solo al centro storico, ma verranno estesi anche a tutte le zone della movida capitolina. Continua dopo la foto
“Il sistema di controllo del territorio finora ha tenuto grazie al senso di responsabilità dimostrato dai romani – il commento del prefetto di Roma, Matteo Piantedosi -. Bisogna continuare a mantenere alta l’attenzione”. Non da meno i provvedimenti presi dall’altra città simbolo della movida e dello shopping: Milano. Continua dopo la foto
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Lo scorso fine settimana, nonostante la zona arancione, erano state decine le segnalazioni di assembramenti in zona navigli e nel centrocittà. Qui i controlli saranno rafforzati. Specialmente nelle zone di corso Como e corso Garibaldi in particolare per verificare il rispetto dell’orario di chiusura dei locali, la presenza dei clienti in rapporto alla capienza, l’uso corretto di mascherine e il rispetto del distanziamento. Tutto queste mentre da lunedì l’Alto Adige torna in zona rossa. Un monito per tutti.
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