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“A maggio, se tutto va bene”. Covid, c’è ottimismo nella previsione dell’immunologa Antonella Viola

Lotta al Covid, è corsa contro il tempo per i vaccini. Mentre il Regno Unito annuncia di essere a un passo dell’immunità di gregge e riapre i negozi non essenziali in Italia è buio pesto ed è scontro anche sulle riaperture sia nel governo sia nella comunità scientifica tanto che ora sull’agenda di governo si discute se allentare le misure, almeno all’aperto, o meno. Una strada percorribile secondo Antonella Viola, immunologa dell’università di Padova, che su Facebook scrive.

“Studi effettuati in Cina, in Irlanda e in varie altre parti del mondo dimostrano che il contagio da Sars-CoV-2 avviene in luoghi chiusi. Questi dati ci spingono a chiedere di allentare le misure all’aperto, ora che la bella stagione lo consente”. “Potremmo permettere ai ristoranti di servire solo all’aperto, con tavoli ben distanziati – propone – o a chi si occupa di fitness di organizzare corsi di gruppo nel parco. Insomma – esorta l’esperta – usiamo i dati nel modo giusto: per ripartire”. Continua dopo la foto


“Da circa un anno – ricorda Viola – ripeto che il contagio si verifica al chiuso e che all’aperto il rischio è così basso da poter essere considerato irrilevante. Un anno fa lo dicevo sulla base della logica (e degli studi pregressi ovviamente), mentre ora abbiamo i dati che ce lo confermano”, sottolinea la scienziata nella premessa alla sua richiesta. Riaprire però non basta. Continua dopo la foto


Bisogna farlo in sicurezza. Per questo è importante incrementare i vaccinati quotidiani. Una buona notizia in questo senso la dà ancora ancora Antonella Viola. “Se tutto andrà bene, entro maggio avremo l’approvazione del primo vaccino pediatrico anti Covid-19”.. Parole che arrivano dopo che “venerdì Pfizer ha presentato alla Fda (l’ente regolatorio degli Usa) la richiesta di approvazione per uso di emergenza del suo vaccino per i ragazzi fino a 12 anni – ricorda in un post su Facebook – Anche Moderna dovrebbe completare a breve il suo studio”. Continua dopo la foto

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“Per quanto riguarda i bambini sotto i 12 anni di età, gli studi clinici sono appena iniziati sia per Pfizer sia per Moderna e quindi ci vorrà più tempo”, precisa l’esperta. “Ricordiamo che, sebbene al momento la vaccinazione dei giovani e dei giovanissimi non sia prioritaria – sottolinea Viola – il loro coinvolgimento nella campagna vaccinale sarà ad un certo punto essenziale non solo per la protezione individuale, ma soprattutto per limitare la circolazione del virus”.

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