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Antonio Masia

“Cosa abbiamo scoperto”. Morto nell’incendio del capannone, la svolta choc su Antonio arriva solo ora

  • Italia

Svolta nella morte di Antonio Masia, il 53enne ritrovato senza vita il 25 luglio 2022 nello stabilimento di trattamento rifiuti Gesam, nella zona industriale di Truncu Reale a Sassari in Sardegna. Antonio Masia era entrato a lavoro alle sei del mattino e avrebbe dovuto lavorare fino alle 14, ma purtroppo non è mai tornato a casa. “Inizialmente non mi sono preoccupata – ha raccontato la moglie alla Nuova Sardegna – poi con il passare delle ore ho capito che era capitato qualcosa di brutto”.

“Prima di andare a cercarlo con mia figlia Antonella – ha proseguito Rita Coco – gli ho fatto sessantuno telefonate, ma non mi hai mai risposto. Antonio mi ha sempre richiamata subito, non mi avrebbe mai fatta preoccupare. Ora vorrei solo sapere cosa gli è successo”.

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Sassari, svolta nella morte di Antonio Masia

La morte dell’operaio era stata inizialmente archiviata come un fatto naturale e il suo corpo era stato restituito ai familiari. Ma dopo 24 ore, la sera del 26 luglio, la salma è stata portata nell’istituto di medicina legale per l’autopsia. Ora la svolta, sono emerse nuove prove che, come riferisce La Nuova Sardegna, suggeriscono un possibile omicidio sul posto di lavoro.

Antonio Masia

Luri Arben, collega di Antonio Masia, sarebbe stato iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio volontario. La morte dell’operaio era stata inizialmente archiviata come un fatto naturale e il suo corpo era stato restituito ai familiari. I due avrebbero avuto delle discussioni nei giorni precedenti la morte di Antonio Masia. Delle lite nate per questioni di lavoro. Antonio Masia e il collega, proprio il 25 luglio dello scorso anno, avevano avuto un faccia a faccia.

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I due avrebbero avuto un chiarimento riguardo a una punizione assegnata ad Arben che non aveva gradito, e la discussione potrebbe essere sfociata in un tragico episodio. Altri indagati sono stati individuati, tra cui Fabiano Mario Saba, collega di Masia, accusato di omicidio colposo, occultamento di cadavere, incendio doloso aggravato e inquinamento ambientale. Successivamente, l’impianto della Gesam è stato distrutto da un incendio.


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