Uccisa a 46 a coltellate dal compagno francese di 21 anni, così è morta Alessandra Frati. Mamma di due figli di 22 e 12 anni si era trasferita in Corsica in cerca di lavoro nell’ambito della ristorazione, settore per cui era molto conosciuta a Livorno. La tragedia nella notte tra martedì 1 e mercoledì 2 marzo. All’arrivo della polizia, l’omicida si è tolto la vita gettandosi dal quarto piano di un edificio sulla Avenue Emile-Sari, nel centro della città. Un femminicidio-suicidio sul quale non sembrano avere dubbi le autorità secondo cui, come riportato dai media locali, da qualche mese il giovane e la donna avrebbero avuto una relazione sentimentale.
Arrivati sul posto, gli agenti avrebbero intimato al giovane di aprire la porta: quindi, una volta sfondata la porta, la tragica scoperta. Alessandra giaceva in fin di vita nell’appartamento, mentre il 21enne si era appena suicidato lanciandosi da una finestra. Trasportata d’urgenza all’ospedale di Falcunaghja, Alessandra Frati è tuttavia deceduta poco dopo il suo arrivo a causa delle ferite riportate.
La procura, disposti gli esami medico-legali per chiarire con certezza la dinamica dei fatti, ha aperto un fascicolo per omicidio volontario. Quello di Alessandra Frati è l’ultimo femminicidio in ordine di tempo. Lo scorso anno, in Italia, sono state 116 vittime donne di cui 100 uccise in ambito familiare o affettivo; di queste, 68 hanno trovato la morte per mano del partner o dell’ex partner.
A dare i dati il report sugli omicidi volontari curato dal Servizio analisi criminale della direzione centrale della Polizia criminale. Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, si nota un lieve incremento (+1%) nel numero totale degli eventi (da 285 a 289), mentre restano stazionarie le vittime di genere femminile (116).
Leggera diminuzione invece (-2%) sia per i delitti commessi in ambito familiare o affettivo, che passano da 147 a 144, sia per le relative vittime donne che, da 101 nel periodo primo gennaio-26 dicembre 2020, scendono a 100 nell’analogo periodo dell’anno in corso. Invariato il numero delle donne vittime del partner o ex partner (66).