“Venite, per favore. Papà sta picchiando mamma”. A distanza di una settimana dal primo caso un altro bambino, ad Ancona, ha telefonato al Nue, numero unico 112, per chiedere aiuto perché il padre stava alzando le mani sulla madre. Il piccolo ha 11 anni. Nell’appartamento sono arrivati i militari del Norm e una dei carabinieri della stazione di Ancona Principale.
Come riporta Il Resto del Carlino, i carabinieri hanno arrestato l’uomo, 50 anni, italiano, per maltrattamenti in famiglia. Si trova in carcere a Montacuto. La donna lo aveva già denunciato nei mesi scorsi e per i fatti riferiti dalla vittima doveva essere sentito in questi giorni dal pubblico ministero che aveva aperto un apposito fascicolo.
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Ancona, bimba chiama il 112: “Papà picchia mamma”
Venerdì scorso era stata una bambina di 7 anni a telefonare perché il padre picchiava la madre. Due telefonate a pochi secondi l’una dall’altra. Durante la prima telefonata si sentono i suoni tipici di una violenta lite in casa, poi il telefono è stato riagganciato. Poco dopo un’altra telefonata e il carabiniere capisce che qualcosa non va.
Il militare prova a prendere confidenza con la bambina che sta dall’altra parte della cornetta. “Ho usato un linguaggio più da padre – ha spiegato il militare al Resto del Carlino – e da lì la bambina, che inizialmente era silenziosa, mi ha risposto e ha iniziato a raccontarmi tutto. Mi ha detto ’sto bene ma mio padre ha dato una botta in testa a mamma’”.
L’uomo avrebbe minacciato anche di uccidere la moglie e poi di uccidersi di conseguenza. Secondo il racconto del carabiniere, sarebbe stato il recente caso di Giulia Cecchettina spingere la piccola a comporre il 112, memorizzato grazie alla campagna di sensibilizzazione effettuata subito dopo il terribile omicidio della 22enne da parte dell’ex fidanzato Filippo Turetta.