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Tre regioni in arancione e una passa al rosso. Covid, la situazione si complica: “Nuove misure urgenti”

Più che il Belpaese l’Italia ormai, con tutti questi colori, sembra diventato un cubo di Rubik. Non ce ne voglia Maurizio Crozza, al quale abbiamo ‘rubato’ la battuta, ma è evidente che, vista la situazione emergenziale continua, l’unica soluzione, più che un lockdown totale, sembra essere quella di prenderla a ridere. In ogni caso, da ridere c’è davvero ben poco, visto quanto sta emergendo nelle ultime ore su coronavirus, misure di contrasto e via dicendo.

Sono almeno tre le regioni che rischiano maggiori restrizioni dal momento che l’RT, ovvero l’indice di contagio, non accenna a diminuire, anzi sta pericolosamente sfiorando la soglia d’allarme dell’1 (sotto il quale si resta in zona gialla a patto che i 21 indicatori non segnino altre criticità, ndr). Al 26 febbraio 2021 l’RT segna 0,99, anche se naturalmente si tratta di una media tra due valori,  cioè 0,93 e 1,03. Questo comporta che non solo gli italiani dovranno armarsi di – ulteriore – pazienza, ma che addirittura in qualche caso ci saranno nuove e più stringenti misure per ridurre la diffusione del coronavirus. (Continua a leggere dopo la foto)


Sulla base del monitoraggio della cabina di regia sulla diffusione del coronavirus le tre regioni che, a partire da lunedì 1 marzo, passano alla zona arancione sono Lombardia , Piemonte e Marche. Per le regioni in cui l’indice Rt invece supera la soglia dell’1,25 scatta la zona rossa, come la Basilicata. Poi c’è anche il caso di chi, come il Molise, ha chiesto lei stessa di passare in zona rossa. La ‘buona’ novella è per la  Liguria che, dopo due settimane di dati compatibili con la zona gialla, dovrebbe lasciare l’arancione. (Continua a leggere dopo la foto)

Gli esperti della cabina di regia, formata da Istituto Superiore di Sanità, Ministero della Salute e tre referenti delle regioni, uno per il nord, uno per il centro e uno per il sud, sono d’altra parte concordi: “Alla luce dell’aumentata circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità e del chiaro trend in aumento dell’incidenza su tutto il territorio italiano, sono necessarie ulteriori urgenti misure di mitigazione sul territorio nazionale e puntuali interventi di mitigazione/contenimento nelle aree a maggiore diffusione per evitare un rapido sovraccarico dei servizi sanitari”. (Continua a leggere dopo la foto)

L’arrivo della bella stagione non equivarrà, dunque, a queste condizioni, ad una ritrovata libertà per gli italiani. E sempre dalla cabina di regia arriva un messaggio chiarissimo che sottolinea come sia  ” fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile”. L’unica regione in tutta Italia che potrebbe diventare presto zona bianca è la Sardegna.

Covid, zone gialle e arancioni: si cambia ancora. Quali sono le regioni interessate e da quando

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