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“Chiudere negozi e uffici”. Coronavirus, Lombardia e Veneto verso blocco totale

“E’ il tempo della fermezza. Ho incontrato i sindaci dei capoluoghi lombardi e il presidente di Anci Lombardia, chiedono tutti la stessa cosa: chiudere tutto adesso (tranne i servizi essenziali) per ripartire il prima possibile. Le mezze misure, l’abbiamo visto in queste settimane, non servono a contenere questa emergenza”. Lo ha scritto sulla sua pagina Facebook il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, dopo l’incontro di questa mattina in video conferenza con i sindaci dei comuni capoluogo di provincia della Lombardia.

Dello stesso parere è anche Luca Zaia, presidente del Veneto: “Piuttosto che protrarre un’agonia che dura mesi, credo sia meglio arrivare a una chiusura totale, così da bloccare definitivamente il contagio. E’ una linea di pensiero che sta girando e penso che se ne parlerà anche oggi, perché è fondamentale isolare il virus, e più rallentiamo la velocità di contagio e più respiro diamo alle nostre strutture sanitarie”, ha detto Zaia nel corso della conferenza stampa alla Protezione Civile a Marghera. Continua dopo la foto


“Chiudere per 15 giorni interamente almeno la Lombardia può servire a ridurre o bloccare la diffusione del virus, lo dicono gli esperti. Perché noi altri 15 o 20 giorni con una crescita così forsennata delle persone nei pronto soccorso e nelle terapie intensive non li reggiamo, non li regge la Lombardia e non li regge l’Italia”, dice l’assessore al Wellfare Gallera. Continua dopo la foto


“Noi stiamo riuscendo per il momento a tenere testa a tutte le esigenze e le necessità, però non possiamo resistere ancora per molto tempo”, ha detto il presidente della Regione Attilio Fontana in un video sulla sua pagina Facebook, parlando dell’emergenza coronavirus. “Abbiamo bisogno che ci sia una vera inversione di tendenza, che la gente interrompa il diffondersi di questo contagio, abbiamo bisogno che i numeri inizino a ridursi, di una maggiore coscienza da parte di tutti”, ha aggiunto il governatore. Continua dopo la foto

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Il parco è un luogo di forte aggregazione. In questi giorni le affluenze sono state molto importanti, non da ultime le concentrazioni al villaggio del bambino. Difficile far rispettare distanze e misure di sicurezza per il contenimento del contagio. Quindi in applicazione al decreto del governo si è deciso di procedere con la chiusura. Esattamente come hanno fatto altri parchi.

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