Sono 14 i nuovi casi positivi di coronavirus a Roma. Numeri stabili c’è ancora da fare i conti con il focolaio dell’Irccs San Raffaele Pisana dove i contagi sono anche a causa della diffusione capillare nella regione con nove casi e Guidoni e otto nuovi pazienti registrati nella Asl di Rieti.
Raggiungono infatti quota 77 i casi collegati al focolaio del San Raffaele Pisana di Roma, con i morti che salgono a tre (uno nelle ultime 24 ore). La diffusione del focolaio romano, però, oggi ha toccato anche Latina con tre nuovi casi, di cui uno riconducibile a quel filone. Ai sedici casi registrati nelle Asl di Roma e del Lazio, inoltre, si aggiungono altri 4 contagi negli ospedali di Roma, anche questi riferibili al focolaio della Pisana. (Continua a leggere dopo la foto)
Complessivamente, nelle ultime 24 ore, nel Lazio sono stati quindi segnalati 20 contagi. I casi collegati al cluster dell’ospedale romano sono in totale 77. “Sono stati effettuati ad oggi, per fini di sanità pubblica, per questo cluster 2.332 tamponi e stimiamo oltre 5mila tra tamponi e test – aveva detto ieri l’assessore alla Sanità e all’integrazione sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato – Oggi sono stati effettuati i secondi test sugli operatori e i pazienti nella struttura”. (Continua a leggere dopo la foto)
“Il focolaio al San Raffaele? Non è il momento di abbassare la guardia. Nella fase 2 si ricomincia a ripartire ma tenendo rigide prescrizioni. Mascherina, divieto di assembramento. Il dato di stamane è alto, non ci siamo lasciati la pandemia alle spalle”, ha commentato la sindaca di Roma, Virginia Raggi. “La tempestività è fondamentale per il controllo dei focolai. Ad oggi abbiamo identificato 77 casi positivi collegati al cluster San Raffaele Pisana, – ha dichiarato oggi l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato – e in 5 giorni abbiamo effettuato 4.000 test, tra sierologici e molecolari. Un notevole sforzo della sanità pubblica”. (Continua a leggere dopo la foto)
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“I dati della nostra Regione sono inevitabilmente caratterizzati dai numeri di questo focolaio che dimostra come non si debba abbassare la guardia e soprattutto devono essere rispettate, senza nessuna deroga, tutte le disposizioni impartite per limitare la diffusione del virus. Senza un intervento tempestivo assunto immediatamente per la tutela della salute pubblica, i danni di questo focolaio sarebbero stati più rilevanti”.