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Coronavirus, zero contagi in 9 regioni ma aumentano ancora i morti

Tre nuovi positivi su quattro, quasi il 75%, sono in Lombardia. E’ questo il dato più evidente nel bollettino di oggi diffuso dalla protezione civile, dopo giorni in cui anche in Lombardia la situazione sembrava in flessione come nel resto d’Italia. Il numero assoluto è relativamente più basso, ma resta troppo concentrato in Lombardia per essere rassicurante.

Oggi i morti sono stati 71 di cui 29 in Lombardia: un dato in linea con il numero di ricoverati gravi in terapia intensiva. La Lombardia ha infatti un terzo dei pazienti in terapia intensiva di tutta Italia quindi è normale che la maggior parte delle vittime sia qui. Zero vittime nelle ultime 24 ore in Veneto, Valle d’Aosta, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria, Molise, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna. Dei 321 tamponi positivi rilevati oggi, come detto la maggior parte sono in Lombardia, con 237 nuovi positivi (il 73,8% dei nuovi contagi). L’incremento di casi è di 19 casi in Piemonte, 14 in Emilia Romagna, di 17 in Liguria e di 10 nel Lazio. In pratica la Lombardia ha più di 10 volte nuovi casi rispetto alla seconda regione più colpita. L’azienda farmaceutica americana Eli Lilly annuncia che i primi pazienti hanno ricevuto una dose di un anticorpo progettato per essere un potenziale trattamento contro Covid-19. Si tratta del primo studio al mondo di questo genere – riporta una nota della società con sede a Indianapolis – e il medicinale sperimentale, denominato LY-CoV555, è il primo frutto della collaborazione tra Lilly e AbCellera per creare anticorpi mirati alla prevenzione e al trattamento di Covid-19. Continua dopo la foto


Gli scienziati di Lilly hanno rapidamente sviluppato l’anticorpo, in soli 3 mesi, dopo che AbCellera e il Centro di ricerca sui vaccini dell’Istituto nazionale americano di allergie e malattie infettive (Niaid) l’hanno identificato da un campione di sangue prelevato da uno dei primi pazienti statunitensi guariti da Covid-19. LY-CoV555 è il primo potenziale nuovo farmaco specificamente progettato per attaccare Sars-Cov-2, il virus che causa Covid-19. Continua dopo la foto


I primi pazienti coinvolti nello studio hanno ricevuto la loro dose nei principali centri medici degli Stati Uniti, tra cui la NYU Grossman School of Medicine e il Cedars-Sinai di Los Angeles. “Entro la fine del mese – ha specificato Daniel Skovronsky, direttore scientifico e presidente di Lilly Research Laboratories – esamineremo i risultati di questo primo studio sull’uomo e intendiamo avviare prove di efficacia più ampie”. Continua dopo la foto

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“Contemporaneamente alle indagini sulla sicurezza e sull’efficacia, stiamo anche avviando – prosegue – la produzione su larga scala di questa potenziale terapia: se LY-CoV555 diventerà parte della soluzione a breve termine per Covid-19, vogliamo essere pronti ad assicurarlo ai pazienti il più rapidamente possibile, con l’obiettivo di rendere disponibili diverse centinaia di migliaia di dosi entro la fine dell’anno”. Se i risultati della fase 1 mostreranno che l’anticorpo può essere somministrato in modo sicuro, Lilly prevede di passare alla fase successiva del test, studiando LY-CoV555 in pazienti Covid-19 non ospedalizzati.

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