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Coronavirus: dopo la Lombardia, preoccupa il Piemonte. Record di contagi in un giorno

Coronavirus, corre il virus in Piemonte. Nelle ultime 24 ore sono stati registrati più di 100 nuovi casi. E la situazione è preoccupante perché il Covid-19 va davvero veloce, corre più veloce di quanto non abbia fatto in Lombardia dove la sua diffusione è stata comunque rapidissima. Nello specifico i contagi, finora, sono raddoppiati ogni 3 tre giorni, mentre in Piemonte raddoppiano in due giorni e mezzo. Come si legge su Repubblica, questo fattore potrebbe accelerare l’arrivo del picco o diluirlo nel tempo,

tutto dipende dalle misure di contenimento prese nelle ultime ore. Gli effetti di queste ultime, però, non si vedono ancora ma si vedranno nei prossimi giorni. Solo allora si capirà se andranno prese misure ancora più restrittive di quelle già rigide che ci sono ora. Negli ospedali i controlli sono costanti e continui: Città della Salute, nella giornata di martedì 10 marzo, ha iniziato a misurare la temperatura anche a chi andava in ospedale a trovare i propri parenti. Continua a leggere dopo la foto


Anche se gli sforzi del personale sanitario non si sono mai fermati, i contagi continuano ad aumentare. E il virus continua a fare vittime. Martedì 10 marzo 2020 l’Unità di crisi aveva comunicato il decesso di quattro persone, ma in serata sono state registrate altre tre morti che hanno portato a 20 il totale dei morti da quando è iniziata l’emergenza coronavirus. Stando a quanto detto dai medici, si tratta di persone che avevano patologie pregresse. Continua a leggere dopo la foto


I contagiati, in totale, in Piemonte, sono 482, cioè 100 in più rispetto a lunedì. Il trend è in netta crescita, soprattutto a Torino. Ma i tecnici sono preoccupati soprattutto per “quei ristoranti pieni l’altra sera a Cuneo”. Le persone non hanno ascoltato le direttive e sono uscite, sono andate a cena fuori, hanno affollato le strade, noncuranti dell’emergenza in corso. E senza rendersi conto della gravità della faccenda. “Ci aspettavamo una crescita di 100 contagi tra ieri e oggi: sono numeri maturati la scorsa settimana quando ancora le misure di contenimento non erano rigide come ora” ha detto l’assessore regionale alla sanità Luigi Icardi, a capo dell’Unità di crisi regionale. Continua a leggere dopo la foto

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Tra le persone ricoverate ben 74 sono in terapia intensiva. Ma i posti scarseggiano e molto presto la Regione chiederà alle strutture private la disponibilità di letti e attrezzature necessarie a far fronte all’emergenza. Si tratterebbe di uno stop che costerebbe caro: ben 60 milioni. Qualcuno però anticipa che la Clinica Pinna Pintor potrà esser dedicata interamente ai casi affetti da coronavirus.

“Il sistema Piemonte può contare sulla sanità privata per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Le nostre 36 strutture – ha spiegato Giancarlo Perla, presidente dell’Aiop, l’associazione che riunisce gli ospedali privati del Piemonte – sono a disposizione per decongestionare gli ospedali pubblici e gestire pazienti anche gravi nei nostri posti letto”.

 

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