“Il coronavirus è un ospite indesiderato in casa e dobbiamo fare tutto quello che è necessario per contenerlo e per impedire nuove infezioni e questo implica sacrifici: è inutile girarci attorno”. Lo ha affermato Massimo Galli, docente di malattie infettive e primario dell’ospedale Sacco di Milano, parlando del coronavirus. Ospite del programma ‘Centocittà’ su Rai Radio1 ha fatto poi una precisazione sulla distanza di sicurezza da tenere: “Diciamo almeno un metro e mezzo, 1,80 per essere sicuri in tutti i sensi”.
La cosiddetta ‘distanza droplet’ per il coronavirus, cioè di sicurezza, è un parametro che si misura in un metro, così come indicato anche nel nuovo decreto. La dinamica della trasmissione avviene attraverso gocce di acqua che trasmettono i germi nell’aria quando la fonte e il paziente sono vicini: es trasmissione starnutendo, parlando, tossendo. Continua dopo la foto
Dall’infettivologo un appello agli over 65: “Anche io sono un over 65. Ritengo che siamo anziani ed esperti e dobbiamo avere la capacità di gestire una problematica come questa con esperienza e prudenza senza diventare allarmisti. Non c’è bisogno di fare provviste in casa come se fosse scoppiata la guerra, se però riusciamo ad evitare situazioni affollate, tanto di guadagnato. Rassegniamoci a stare un pochino in più in casa”, raccomanda. Continua dopo la foto
L’esperto non ritiene che da Covid-19 “ci si possa liberare tanto presto. Ma ce la faremo e la stragrande maggioranza delle persone colpite vincerà il virus e supererà la malattia senza particolare difficoltà”. Parole a cui fanno seguito quelle diGiulio Gallera, assessore al Welfare della regione Lombardia – dove c’è un assessore positivo – lancia un appello agli over 65: “E’ vero che la patologia ha una grossa diffusione ma il 50% la supera senza accorgersene e il 40% non ha gravi problemi”. Continua dopo la foto
{loadposition intext}
Poi riprende: “Però c’è un 10%, che è quello che va in terapia intensiva, e sono quasi tutte persone che hanno più di 65 anni. Quindi invito gli anziani a uscire il meno possibile nelle prossime due/tre settimane”. Intanto riapre il Duomo di Milano, con tutte le accortezze del caso. Le porte secondarie sono state aperte alle 8 “per una breve preghiera” mentre ai fedeli che vorranno visitare la cattedrale, i quali entreranno in numero contingentato per evitare assembramenti, in base al Decreto della Presidenza del Consiglio, l’accesso sarà consentito dalle 9.
Ti potrebbe interessare: Anche così coperta si fa notare. L’avete riconosciuta? Ecco perché era vestita in questo modo