“Il mio più grande errore non essere morto quella notte del naufragio”. Sono queste le parole che Francesco Schettino ha scritto nel primo capitolo del suo libro “Le verità sommerse”, edito da Graus Editore, che verrà presentato in anteprima nazionale a Meta, il centro della penisola sorrentina dove abita. Il volume, scritto a quattro mani con con la giornalista Vittoriana Abate, è un resoconto dell’incidente costato la vita a 32 persone e per il quale Schettino è stato condannato in primo grado dal Tribunale di Grosseto a 16 anni di carcere.
(continua dopo la foto)
Una vera e propria inchiesta giornalistica, come riporta Il Mattino, in cui I’ Abate “punta a far luce innanzitutto sugli aspetti tecnici: perché, ad esempio, gli ascensori non si posizionarono correttamente nella nave? Perché il generatore d’emergenza andò in tilt insieme al computer per la verifica dei compartimenti allagati? Che cosa c’è di vero sul cattivo funzionamento delle porte stagne?”
Ti potrebbe anche interessare: Concordia, Schettino condannato a 16 anni (10 in meno di quanto richiesto)