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“L’epilogo più triste”. Alessandro Fornoni, ritrovato senza vita a 8 mesi dalla scomparsa

  • Italia

Colere, due rocciatori avvistano il cadavere. È di Alessandro Fornoni il corpo senza vita trovato dopo mesi di ricerche. Nessuna traccia del 46enne originario di Ardesio (Bergamo) scomparso il 4 ottobre 2020 dopo un’escursione in montagna nella zona tra Colle Palazzo, Alta Valzurzio, Moschel e Presolana. Dopo mesi, l’allarme dato da due escursionisti di passaggio che hanno avvistato il corpo in località Cengione Bendotti.

Alessandro Fornoni era un meccanico ed escursionista esperto. Orginario di Ardesio, il 46enne era partito per un’escursione sulla Presolana, il massimo montuoso delle Prealpi bergamasche. Nessuna traccia da quel 4 ottobre e l’appello di una famiglia segnata dal dolore pochi anni prima, nel 2019, quando a perdere la vita era stato Davide, il secondo dei 3 figli, morto in seguito a un incidente stradale.

Alessandro Fornoni cadavere ritrovamento


La famiglia Fornoni piange oggi anche la morte di Alessandro, il cui cadavere è stato trovato per caso da due escursionisti. Non appena dato l’allarme al 112, sul posto anche i soccorritori del Soccorso alpino della Guardia di Finanza di Edolo insieme a quelli del gruppo tecnologie applicate al soccorso della scuola alpina di Predazzo e con l’intervento dei mezzi del reparto aeronavale, sempre della Gdf di Como.

Alessandro Fornoni cadavere ritrovamento

E in seguito alla nota resa pubblica dal Soccorso Alpino e Speleologico Lombardia – CNSAS, si apprende che il corpo di Alessandro è stato recuperato in parete da un equipaggio misto CNSAS- SAGF e portato a valle con un elicottero AB412 della Sezione Aerea di Venegono. Una vicenda che dopo mesi di estenuanti ricerche raggiunge solo oggi una dolorosa verità.

Alessandro Fornoni cadavere ritrovamento
Alessandro Fornoni cadavere ritrovamento

E sempre dalla nota del Soccorso Alpino si apprende che “Il giorno stesso della scomparsa, in quota era nevicato; nei successivi mesi invernali, nonostante l’attenzione non fosse mai venuta meno, era diventato ancora più complicato ritrovarlo. Con l’innalzamento delle temperature e l’arrivo dell’estate, le probabilità sarebbero di certo aumentate e allora da domenica scorsa il Soccorso alpino, VI Delegazione Orobica, in collaborazione con il Sagf – Soccorso alpino Guardia di finanza, aveva organizzato una esercitazione congiunta proprio alla base della parete Nord della Presolana, nell’area in cui si riteneva fosse possibile ritrovarlo”.

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