Un episodio incredibile ha avuto come protagonista un prete, arrestato subito dopo un funerale. Lui si chiama Don Vincenzo Cafra ed è finito in manette in seguito ad una richiesta choc che ha fatto infuriare i parenti del defunto. C’è stata una denuncia degli stessi e alla fine i carabinieri sono stati costretti ad intervenire, consegnandolo alla giustizia con un’accusa pesante. Una storia che ha lasciato veramente tutti senza parole.
Il sacerdote è stato arrestato in seguito ad una decisione presa dopo un funerale. C’è stata la normale cerimonia religiosa, ma poi improvvisamente avrebbe fatto una richiesta che non è stata accettata dai familiari. I militari, che hanno subito indagato sull’accaduto, si sono resi conto della sussistenza della testimonianze dei parenti e hanno quindi proceduto con l’arresto del prelato in Sicilia.
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Prete arrestato dopo un funerale: la richiesta choc ai parenti del defunto
Entrando nei particolari, il prete Don Vincenzo Cafra è stato quindi arrestato dopo un funerale celebrato a Sortino, in provincia di Siracusa, dentro la chiesa madre. Secondo quanto emerso e riportato dal sito Leggo, il sacerdote avrebbe chiesto di avere per forza 100 euro in qualità di tariffa, avendo fatto le esequie. Quando sono stati dati i soldi, i carabinieri lo hanno tratto in arresto in flagranza di reato e deve rispondere ora di estorsione aggravata.

Al momento Don Cafra è agli arresti domiciliari e dovrà recarsi di fronte al giudice per le indagini preliminari del tribunale di Siracusa. Dopo potrebbe esserci la convalida del suo arresto. E il sito La Sicilia ha ricordato che il prete era stato anche protagonista negli ultimi giorni di un funerale, che ha avuto risvolti a livello nazionale, ovvero quello della studentessa Laura Salafia, morta 13 anni dopo essere rimasta paralizzata a causa dell’esplosione di una pallottola vagante nella città di Catania.


Si tratta quindi di un sacerdote molto conosciuto nella regione e che era apprezzato dai suoi fedeli. Ma questa indagine e il suo successivo arresto hanno scioccato la comunità di Sortino. Anche se ricordiamo che lui è presunto innocente fino al terzo grado di giudizio.