Svolta su Chiara Petrolini, la ragazza di 21 anni che è stata arrestata dopo la scoperta di due neonati sepolti nel suo giardino di casa a Traversetolo (Parma), che lei avrebbe partorito e nascosto. Attualmente è ai domiciliari, ma dal tribunale del riesame di Bologna è arrivata una decisione importante, che può cambiare tutto. Lei è sicuramente sotto accusa per l’omicidio del figlioletto appena nato avvenuto il 7 agosto scorso.
Ci sono ancora dubbi su ciò che è successo al secondo neonato ritrovato, partorito il 12 maggio di un anno fa, infatti per ora Chiara Petrolini è indagata per soppressione di cadavere visto che non si sa con esattezza la causa del decesso. Ora la svolta è arrivata dai giudici, che hanno pubblicato il dispositivo di sentenza il 15 ottobre ma nella giornata odierna, 17 ottobre, è stato riferito tutto alle parti coinvolte.
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Chiara Petrolini accusata di aver sepolto due neonati: la decisione del tribunale
Chiara Petrolini ha scoperto il verdetto del tribunale del riesame, inerente i due neonati sepolti. Per i giudici è necessario il suo trasferimento in carcere, infatti gli arresti domiciliari non basterebbero. Per la procura di Parma i domiciliari nell’abitazione dei genitori della 21enne non sono idonei perché la madre e il padre non si sono resi conto delle due gravidanze. Ma l’avvocato della giovane aveva respinto questa tesi.
Nonostante i giudici abbiano accolto la richiesta della procura parmense, Chiara Petrolini non andrà per il momento in prigione, ma resterà sempre ai domiciliari. Infatti, come riportato dal sito Leggo, l’esecuzione della misura è da ritenersi sospesa fino a quando la decisione sarà definitiva. Occorrerà aspettare le motivazioni e poi il possibile ricorso in Cassazione.
Neonati morti a Traversetolo, il Riesame dispone il carcere per Chiara Petrolini https://t.co/frJrWempTB
— Corriere della Sera (@Corriere) October 17, 2024
Dalla deposizione dell’ordinanza l’avvocato Tria di Chiara Petrolini avrà un tempo a disposizione di 15 giorni, prima di poter procedere col ricorso in Cassazione.