È morta martedì 17 settembre all’Ospedale del Mare di Napoli, dove era ricoverata, Chiara Jaconis, la ragazza di 30 anni di Padova, ferita alla testa durante un tour turistico nei Quartieri Spagnoli a Napoli. Nella giornata di domenica la ragazza era stata colpita da un oggetto di onice a forma di elefante, una statua caduta da un balcone nel centro storico del capoluogo campano, poco dopo le 16, in via Sant’Anna di Palazzo, nella zona dei famosi Quartieri Spagnoli, e le sue condizioni erano parse da subito gravissime.
La vicenda è avvenuta domenica pomeriggio, quando in quel momento la strada era molto affollata di turisti. La turista si trovava con il fidanzato in via Sant’Anna di Palazzo per un ultimo giro prima del ritorno a casa previsto nella serata di domenica con un volo in partenza dall’aeroporto di Capodichino. Poi lo choc. Da un balcone cade una bottiglietta, poi una statua e Chiara viene colpita alla testa.
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Morte Chiara Jaconis, dalle telecamere di sicurezza la verità choc
La turista padovana è stata colpita alla testa e immediatamente è partita la telefonata al 118. Chiara è stata soccorsa da due medici che si trovavano lì in quel momento, e uno dei due ha dovuto praticare anche il massaggio cardiaco. Poi l’arrivo dell’ambulanza, il ricovero in codice rosso e un intervento d’urgenza per tentare di salvarle la vita. Purtroppo, però, per Chiara Jacono non c’è stato niente da fare e dopo due giorni è morta. Ora salta fuori una verità choc, atroce.
La verità è venuta a galla grazie ad alcune videocamere di sorveglianza di alcuni B&B della zona. Come riporta il Corriere del Mezzogiorno, prima cade una bottiglietta, poi una statuetta che sbatte contro l’inferriata di un balcone del piano sottostante, si spacca e uno dei pezzi va a colpire Chiara. Dai filmati la polizia ha scoperto che l’oggetto è stato lanciato da due bambini che si trovavano in un appartamento. “Le telecamere di un bed & breakfast in zona hanno ripreso tutto con chiarezza. Dopo aver urtato contro l’inferriata di un balcone del piano sottostante una sezione del diffusore di profumo si è staccata e ha colpito Chiara. A lasciarla cadere sono stati dei bambini“, si legge sul Mattino.
La tragedia che ha colpito la famiglia Jaconis è riconducibile alla cattiva gestione di un oggetto domestico nel quale sarebbero coinvolti residenti minorenni. L’inchiesta la conduce il pubblico ministero Ciro Capasso, sotto il coordinamento del procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli. Partiranno gli avvisi di garanzia nei confronti di chi doveva vigilare su quei bambini.