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“C’è qualcosa nell’insalata”. L’orribile scoperta di una coppia a Genova. Seduti a pranzo, notano qualcosa di strano nella busta appena comprata. Una storia horror finita in ospedale

  • Italia

Cosa c’è di meglio, quando non si ha tempo di cucinare e si vuole mettere sotto i denti qualcosa di salutare, di una bella insalata, soprattutto nelle giornate estive? Niente verrebbe da pensare, con tanti di noi che puntualmente optano per una simile soluzione soprattutto quando il caldo non dà tregua. Peccato però che non sempre il contenuto delle buste che acquistiamo al supermercato corrisponda a quello dei nostri sogni, nascondendo piuttosto sorprese molto, molto spiacevoli.

Ne sa qualcosa a riguardo una coppia di genovesi, marito e moglie, che si trova ora costretta ad affrontare una terapia antibiotica dopo che nel proprio cibo ha trovato un topo morto. L’animale, come riportato dal Secolo XIX, è stato inviato ai laboratori Arpal per le analisi del caso: la Asl 3 genovese ha allertato subito i colleghi di Bergamo, dove ha sede l’azienda che impacchetta e distribuisce quel tipo di insalata fresca. Un caso che ha suscitato ovviamente molto clamore anche sui social, con gli utenti disgustati che sperano di non vivere mai sulla loro pelle una simile situazione. (Continua a leggere dopo la foto)


Tutto è successo in mattinata quando i coniugi, che vivono nel ponente genovese e hanno comprato la busta d’insalata in un supermercato della stessa zona, si sono rivolti agli uffici dell’Ispettorato di Igiene dell’Asl alla Fiumara. “Abbiamo ricevuto le due persone, ci hanno portato la busta dell’insalata con il topo ritrovato all’interno. Abbiamo così attivato le procedure del caso” spiega Paolo Cavagnaro, direttore sanitario della Asl 3. I due hanno poi raccontato le loro disavventure, spiegando di aver comprato l’insalata nei giorni scorsi e di averne consumata una parte senza essersi accorta della presenza della bestiola all’interno della confezione. (Continua a leggere dopo le foto)

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Quando hanno trovato il topo, poi, si sono rivolti al medico di base e alla Asl. Per precauzione, entrambi, sono stati sottoposti a una profilassi di antibiotici. La Asl genovese invece ha iniziato i controlli sul contenuto. La busta è stata prodotta e sigillata da un’azienda nel Bergamasco. La notifica degli uffici genovesi ha fatto così scattare i controlli in Lombardia. Il supermercato del ponente genovese dove è stato acquistato il prodotto, pur non avendo più buste dello stesso lotto, ha deciso ugualmente di ritirare dagli scaffali tutte le insalate in busta ancora in vendita. Si è trattato comunque di un provvedimento di precauzione.

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