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Caso Bozzoli, possibile svolta nel giallo della fonderia: nei guai due nipoti e due operai dell’imprenditore. Accuse pesanti

  • Italia

 

Possibile svolta nel giallo della fonderia Bozzoli di Marcheno. Le forze dell’ordine hanno eseguito perquisizioni nelle case dei nipoti dell’industriale scomparso e dei dipendenti della fonderia iscrivendo quattro persone al registro degli indagati per omicidio volontario e distruzione di cadavere. Si tratta dei nipoti dell’imprenditore scomparso, Giacomo e Alex Bozzoli, e degli operai della fonderia Oscar Maggi e Abu.

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La sera di giovedì 8 ottobre, al momento della scomparsa di Mario Bozzoli, le quattro persone erano presenti in azienda insieme a Mario e Giuseppe Ghirardini, trovato morto a Ponte di Legno per avvelenamento da cianuro la domenica successiva. I quattro hanno ricevuto l’avviso di garanzia e sono tutti in stato di libertà.

In nipote dell’imprenditore, Giacomo, 30 anni, sulla sua Porche Cayenne, ha fatto degli spostamenti nelle vicinanze della fonderia tra le 19 e le 20 dell’8 ottobre. Mentre il fratello Alex, 36 anni, è stato immortalato dalle telecamere mentre stracciava alcuni documenti all’interno di un ufficio della fonderia. Adelio Bozzoli, proprietario della fonderia insieme al fratello Mario e padre di Alex e Giacomo, ha sempre proclamato l’innocenza della sua famiglia.

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