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Carta acquisti 2023: chi ne ha diritto, come richiederla e cosa si può comprare

  • Italia
carta acquisti 2023 chi ha diritto come richiederla

Carta acquisti 2023, chi può richiederla e come farlo. Il governo guidato da Giorgia Meloni ha messo a punto lo strumento per consentire ai meno abbienti di poter comprare generi di prima necessità (alimenti, ma anche medicinali, ndr) e pagare le bollette di luce e gas. In questo articolo cerchiamo di capire a chi spetta la nuova carta acquisti, cosa fare per ottenerla, cosa si può acquistare e quando entrerà in funzione. La carta acquisti era già attiva da tempo visto che il primo decreto risale addirittura al 2008.

Precedentemente, come leggiamo dal sito del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, si trattava di una carta di pagamento del valore di 40 euro mensili di cui possono beneficiare le persone che hanno compiuto 65 anni o hanno figli di età inferiore ai 3 anni che si trovano in una situazione economica particolarmente disagiata. Ora, però, ci sono delle importanti novità introdotte dal decreto firmato dai ministri dell’Agricoltura e della sovranità alimentare e delle foreste (Masaf) Francesco Lollobrigida e dell’Economia Giancarlo Giorgetti. La nuova legge sarà pienamente operativa da luglio 2023.

Leggi anche: Carta acquisti 80 euro, a chi spetta e come richiederla

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Chi ha diritto alla Carta degli acquisti 2023

Per poter richiedere la Carta acquisti 2023 bisogna essere residenti in Italia che, alla data della pubblicazione del decreto, abbiano tutti i componenti del nucleo familiare iscritti all’Anagrafe della popolazione residente e siano titolari di un’Isee valido non superiore a 15mila euro (fonte Sole 24 Ore). Cosa importante: non hanno diritto alla carta acquisti le famiglie in cui ci sia un percettore di reddito di cittadinanza. Ma ci sono anche altre esclusioni.

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Non è possibile richiedere la carta se in famiglia c’è un componente che percepisce una qualsiasi forma di sostegno alla povertà come: nuova assicurazione sociale per l’impiego (Naspi) e indennità mensile di disoccupazione per i collaboratori (Dis coll); indennità di mobilità; fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito; Cassa integrazione guadagni (Cig); ogni altra forma di integrazione salariale, o di sostegno nel caso di disoccupazione involontaria.

La carta è completamente gratuita e viene emessa da Postepay per conto del Ministero dell’Economia. Funziona come una normale carta prepagata e ricaricabile. Le spese sono addebitate direttamente allo Stato e non al titolare della carta. Il tetto massimo è fissato a 382,50 euro. La legge di bilancio prevede per la carta acquisti un fondo da mezzo miliardo di euro. La richiesta va fatta al Masaf anche in via telematica.

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