Denunciati incontri gay di un alto prelato. I parrocchiani di Santa Teresa d’Avila hanno inviato una lettere alle alte cariche della Santa Sede per denunciare incontri gay di un alto prelato della congrega dei Carmelitani scalzi con dei prostituti. Gli incontri clandestini notturni sarebbero stati conditi di abuso di alcolici e sostanze stimolanti. Si tratta di un dossier consegnato al cardinale vicario Agostino Vallini, di cui sono a conoscenza anche Papa Francesco, il Segretario di Stato Paolo Parolin e il vescovo ausiliario di Roma nord, Guerino Di Tora. Nelle carte inviate alla Santa Sede ci sarebbero precisi riscontri alla durata e alle modalità delle illecite relazioni, di cui molti confratelli erano al corrente.
(Continua a leggere dopo la foto)

Uno dei prostituti coinvolti, frequentatore abituale di Villa Borghese, ha confessato di aver avuto rapporti continuativi con un alto esponente della Curia generalizia dei carmelitani dal 2004 al 2007. Incontri favoriti dall’uso dell’ingresso di via Aniene (al posto di quello sorvegliato in corso d’Italia 38) per gli incontri notturni, l’abuso di alcolici per allentare i freni inibitori e l’assunzione di estratti di prickly poppy, una sostanza eccitante. La reazione dei vertici ecclesiastici alla decisione dei parrocchiani di rendere pubblica la denuncia è stata improntata al massimo riserbo.