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Carburanti, l’amara sorpresa per gli italiani dal 1 gennaio del 2023

  • Italia
carburanti brutta sorpresa italiani

Carburanti, brutta sorpresa per gli italiani dal primo gennaio. Il 2023 si aprirà con una pessima notizia per gli italiani. Il 31 dicembre 2022 terminano infatti gli sconti sulle accise che il Governo Meloni aveva prolungato anche se con una riduzione rispetto a quanto fatto dal precedente esecutivo a guida Mario Draghi. Il taglio delle accise era stato deciso lo scorso marzo quando il prezzo dell’energia era schizzato alle stelle a seguito della guerra in Ucraina.

Naturalmente assieme al caro energia gli italiani hanno dovuto affrontare il caro carburanti. Una situazione esplosiva considerando anche il fatto che gli stipendi nel Belpaese sono praticamente fermi da 30 anni. E con l’inflazione a oltre 10% si capisce come la situazione sia diventata insostenibile per molti. Poveri sempre più poveri e ceto medio in crisi. Così anche il governo guidato da Giorgia Meloni aveva deciso di prolungare gli sconti fino, appunto, al 31 dicembre. Ora il taglio non verrà rinnovato.

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La decisione del governo e la fine degli sconti

Con il decreto di fine novembre il governo ha deciso di togliere gli sconti sui carburanti con la fine dell’anno. Già il taglio era stato ridotto dai 30,5 centesimi ai 18,3. L’associazione di consumatori Codacons promette battaglia, sostenendo che un pieno di carburante costerà dal primo gennaio 2023 ben 9 euro in più a macchina (base annua 219,6 euro).

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Fortunatamente il prezzo del carburante sta continuando a scendere. La benzina è ai minimi da un anno e mezzo a questa parte, costa infatti 1,625 euro al litro. Il diesel, invece, si trova a 1,689 euro al litro, il prezzo più basso nell’ultimo anno. In ogni caso il costo del carburante non è l’unico da monitorare per gli italiani che dovranno affrontare un altro rincaro.

Parliamo dei pedaggi autostradali. A partire dal primo gennaio 2023, infatti, potrebbero esserci degli aumenti. Ad annunciarlo sono le società concessionarie che sottolineano come in “Italia è dal 2018 che i pedaggi autostradali non subiscono alcun incremento, diversamente da quanto previsto dalla normativa vigente”. Della richiesta si sta occupando al momento il ministro competente.

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