Siamo nel pieno dell’estate e la voglia di andare al mare è tanta. Gli italiani partono per raggiungere le mete preferite e tra queste c’è sicuramente la Puglia con le sue splendide località sull’Adriatico e sullo Ionio. In tanti, però, una volta arrivati hanno avuto una bruttissima sorpresa: “Voi così non potete entrare“. Controlli ferri agli ingressi, manco fossimo allo stadio a caccia di ultras e possibili soggetti pericolosi.
Ma cosa è che non si può più portare dentro gli stabilimenti? Ve lo spieghiamo subito. Intanto sappiate che esplosa è una vera e propria rivolta con i gestori dei lidi da un lato e i bagnanti dall’altro. Sono intervenuti anche avvocati e, insomma, si sta profilando un vero e proprio pastrocchio. Proprio quello che (non) ci voleva nell’estate 2023 dai prezzi pazzi.
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Il nuovo divieto negli stabilimenti: no al cibo portato da casa
“Lasciate ogne pietanza, voi ch’intrate”. Come sottolinea Davide Carlucci su Repubblica, parafrasando addirittura Dante, bagnanti e turisti devono fare i conti con un nuovo – odiosissimo, lasciatecelo dire – divieto in spiaggia: non si può più portare il cibo da casa. Gli stabilimenti balneari di una delle regioni italiane più amate come meta nel periodo estivo, la Puglia, stanno provocando una vera e propria ‘rivolta’ a causa di questa nuova politica.

L’usanza, a dirla tutta, non è proprio nuova. Ma a quanto pare in questa nei lidi è cambiata l’aria: oggi è arrivata la tolleranza zero verso panini, bibite, frutta e verdura e perfino, non ci crederete, la megagalattica parmigiana di zia Concetta portata da casa al mare. Di fronte a certi prezzi, “con l’insalata di mare che parte da 12 euro ma può raggiungere anche i 20”, il buon vecchio rimedio del “mi porto tutto da casa” è ormai off-limits, negato, vietatissimo. Almeno secondo quanto stabilito dai gestori di diversi stabilimenti pugliesi che, in vista di Ferragosto, hanno alzato il livello di controlli agli ingressi: “Intransigenti controllori verificano gli accessi sospetti e, se scorgono la famigliola con la borsa termica, achtung, verboten! Ordinano di lasciare l’intruso alimentare all’ingresso”.


E la reazione dei bagnanti? Un colpo al cuore e tanta rabbia. C’è infatti chi a questo divieto risponde con la minaccia di intraprendere le vie legali: “Semplicemente non lo possono fare – dice secco l’avvocato e attivista del Codacons di Bari Dario Duso – Non ne hanno l’autorità. E se per questa stagione ormai è tardi, perché i tempi della burocrazia non ci consentirebbero di intervenire in tempo utile, dall’anno prossimo diffideremo chiunque si azzardi a proibire ai bagnanti di accedere al demanio con il proprio cibo”.
A Caserta alcune persone sono stati “perquisite all’ingresso per controllare che non avessero generi alimentari”. In Puglia l’assessorato al Demanio della Regione Puglia ricorda l’ordinanza balneare 2023: “vietato accendere fuochi o fare uso di fornelli ed allestire pic-nic con tavolini e sedie in aree non allo scopo riservate”. Ma “è sempre consentito, sulle spiagge e sulle aree demaniali, introdurre alimenti specifici e/o dispositivi medici di emergenza negli opportuni contenitori (es. borse termiche) nonché consumare alimenti/bevande, anche se non acquistati in loco”.
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