Mistero risolto a Catania, dove nella giornata di domenica 30 luglio le squadre dei vigili del fuoco hanno recuperato il corpo di una donna trovato riverso sugli scogli, poco distante dalla stazione centrale della città siciliana. Le circostanze della sua morte della donna rimangono ancora da chiarire e non è esclusa l’ipotesi di un possibile suicidio.
Il cadavere della donna è stato trovato sulla scogliera sottostante la Stazione Centrale di Catania. Sul posto sono intervenuti una squadra della Sede Centrale, la Sezione Navale dei Vigili del Fuoco, il nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale) provinciale e l’elicottero VF145 del Reparto Volo di Catania insieme al Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Catania.

Il cadavere ritrovato fra gli scogli di Catania è di Maria Guerrera
Gli inquirenti continueranno le indagini per fare luce sulla tragedia e per comprendere gli eventi che hanno portato a questo drammatico epilogo. Il cadavere è stato raggiunto dai sommozzatori via mare e verrà consegnato alla guardia costiera per gli accertamenti di competenza per ricondurre alla sua identità. Dopo qualche riscontro è arrivata l’ufficialità: la vittima è stata identificata come Maria Guerrera.

Maria Guerrera, 36 anni, era scomparsa dal martedì precedente, il 25 luglio, quando si era recata alla stazione per prendere un treno. Dopo la denuncia di scomparsa, i carabinieri di Catania avevano ritrovato il suo cellulare e la borsa contenente i documenti, ma la giovane donna era scomparsa nel nulle e non c’era stata nessuna segnalazione.


“Siamo appena stati avvisati dalla polizia”, ha detto in lacrime una zia della donna, si legge sul quotidiano La Repubblica. “Purtroppo è lei. Ancora non sappiamo nulla su cosa sia potuto accadere”, ha concluso. Maria Guerrera era emigrata in Germania con il marito e in questi giorni era rientrata in Sicilia per rivedere i suoi quattro figli, i quali erano stati affidati ai servizi sociali.