Corre il prezzo della benzina, ma di un nuovo taglio alle accise per ora non se ne parla: lo ha spiegato il premier Giorgia Meloni nel suo ormai consueto appuntamento social ‘gli appunti di Giorgia’. “Il taglio delle accise costa un miliardo al mese, dunque 10 miliardi l’anno. Invece di spalmare 10 miliardi, noi abbiamo deciso di concentrare le risorse in manovra su chi ne aveva più bisogno. Abbiamo fatto una scelta che rivendico e che è di giustizia sociale”.
“Io con grande sincerità dico che sono convinta delle scelte che abbiamo fatto, sono convinta che fosse più sensato aiutare chi ha un salario basso, le famiglie, chi non poteva pagare le bollette, chi non riesce a fare la spesa o non ha un lavoro. Concentrare le risorse su questo piuttosto che aiutare anche chi, come me, ha uno stipendio di tutto rispetto”. Le critiche sono piovute pesanti sul governo. In aula come sui social.
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Bonus benzina di 200 euro per i dipendenti privati, c’è la proroga
Scrive un utente: “Giorgia vuoi che metto il video che hai fatto proprio riguardo alle accise costo carburante. Dove hai fatto il teatrino di eliminarle per abbassare il costo benzina. Quindi dove caxxo sono le promesse della campagna elettorale. Bugiarda. Solo parole e tutti a votarti come idioti”. Intanto un provvedimento in materia è stato preso.

Il Cdm su proposta del ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, ha approvato un decreto che consente di rinnovare, per il primo trimestre del 2023, i buoni benzina per un valore massimo di 200 euro per lavoratore dipendente. Riporta il sito del governo come: “nel periodo gennaio-marzo 2023, il valore dei buoni benzina ceduti dai datori di lavoro privati ai lavoratori dipendenti, nel limite di euro 200 per lavoratore, non concorre alla formazione del reddito da lavoro dipendente”.

L’agevolazione, infatti, verrà assegnata in automatico dalle aziende private. Vige però una regola. La misura è destinata specificatamente ai lavoratori dipendenti di aziende private, con l’erogazione del bonus che resta a discrezione del datore di lavoro, non si tratta quindi di un obbligo. I lavoratori potranno usufruire dell’incentivo in due modi: attraverso buoni benzina o simili oppure ancora tramite benefit aziendali. In questo caso, se incluso nei piani sindacali, non verrà sommato al limite di non imponibilità dei benefit, pari a 258,23 euro. Una mossa che lascia scontenti molti.