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Blocco auto Euro 3 in Italia: dove e da quando non potranno più circolare. Cosa stabilisce il provvedimento

  • Italia

Blocco Euro 3 diesel in Italia. Rivoluzione in atto a partire dal 1 ottobre 2018:  si tratta del “Nuovo Accordo di programma per l’adozione coordinata e congiunta di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nel bacino padano” e coinvolge le regioni del nord-Italia quali Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. Si tratta di un programma sottoscritto nel 2017 da queste regioni e dal ministero dell’Ambiente ed è entrato in vigore lunedì 1 ottobre 2018.  Come viene riportato nel testo, si evidenzia che nonostante i positivi effetti prodotti dall’Accordo di Programma del 2013 e dal Protocollo di Intesa del 2015 le procedure della Commissione Europea sono pervenute a una fase avanzata. E ciò cosa comporta?

Le regioni coinvolte si impegnano a prevedere: “Nei piani di qualità dell’aria o nei relativi provvedimenti attuativi, una limitazione della circolazione dal 1 ottobre al 31 marzo di ogni anno, da applicare entro il 1 ottobre 2018, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle ore 18,30, salve le eccezioni indispensabili, per le autovetture ed i veicoli commerciali di categoria N1, N2 ed N3 ad alimentazione diesel, di categoria inferiore o uguale ad ‘Euro 3′”. (Continua a leggere dopo la foto)



Il blocco alle auto diesel non finisce qui perché, entro sette anni, arriverà lo stop anche alle macchine euro 4 (nel 2020) ed euro 5 (nel 2025). Ciò che colpisce, inevitabilmente, è il duro colpo che viene inflitto a gran parte della popolazione italiana. Motivo? Numeri alla mano, un terzo degli italiani possiede delle vetture ‘Euro 3’ e potrebbero essere costretti a una rottamazione coatta e forzata. Ciò comporterà, inoltre, la necessità per le famiglie di dover incorrere a nuove spese non previste come, appunto, l’acquisto di un’auto che può andare da cinque a diecimila euro.  (Continua a leggere dopo la foto)

Per Piemonte, Lombardia e Veneto il bando colpirà dal gennaio 2019 le vetture Euro 0, 1, 2 e 3 a gasolio. Secondo l’accordo di programma sulla qualità dell’aria nel cosiddetto ‘bacino padano’, ci saranno blocchi della circolazione auto solo per il diesel. Le prossime tappe, prevedono il blocco delle Euro 4 (a prescindere dal fatto di essere dotati o no di filtro antiparticolato) entro il 2020 e delle Euro 5 (immatricolate teoricamente tra il 2011 e l’agosto 2015) entro il 2025. In Emilia-Romagna, il sono è addirittura già scattato il 1 ottobre. Il blocco ‘euro 3’ per le auto diesel in Italia se viene ‘disatteso’ dai proprietari dei veicoli cosa comporterà?  Una multa ‘salata’ che parte da un minimo di 80 euro. Ma occhio alle esenzioni. (Continua a leggere dopo la foto)

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Che sono anche tante. Potranno circolare coloro che sono impossibilitati a recarsi a lavoro con mezzi pubblici, i veicoli guidati da automobilisti con più di 70 anni e quelli che servono per raggiungere, da casa, una fermata del trasporto pubblico. Sono esentati anche i cittadini hanno un Isee pari o inferiore a 16.700 euro, ma solo se potranno dimostrarlo mostrando la relativa certificazione. Intanto, non mancano le polemiche. Confindustria Vicenza per il blocco auto 3 teme: “Il blocco delle attività economiche. Chiediamo tempi e incentivi affinché imprese e persone possano adeguare il parco macchine. In provincia di Vicenza oltre la metà dei veicoli commerciali alimentati a gasolio rientra nelle categorie interessate dal blocco”.

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