Si intensificano le indagini sulla tragica morte della piccola Giulia Loffredo, la bambina di Acerra che, secondo il racconto del padre Vincenzo, sarebbe stata sbranata dal pitbull di famiglia nella notte tra il 15 e il 16 febbraio. Mentre la procura di Nola continua a lavorare per ricostruire la dinamica dell’accaduto, emergono nuovi sviluppi sul futuro dei due cani sequestrati dopo la tragedia.
Questa mattina, 28 febbraio, l’Associazione italiana difesa animali ed ambiente ha presentato una richiesta ufficiale alla procura di Nola e all’Asl Napoli 2 per ottenere l’affidamento di Tyson e Laika, i due cani che si trovano attualmente in un canile convenzionato di Frattaminore. Gli animalisti, attraverso una nota ufficiale, hanno dichiarato che in base ai risultati finali delle indagini valuteranno piani specifici per il recupero degli animali e il loro trasferimento presso strutture specializzate.
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Giulia Loffredo sbranata dal pitbull, animalisti chiedono l’affidamento di Tyson e Laika
Nel frattempo, la pm Martina Salvati ha conferito incarichi di consulenza a due tecnici. Il primo dovrà analizzare il cellulare del padre della bambina per verificare eventuali spostamenti o utilizzi del dispositivo nell’ora in cui sostiene di essersi addormentato, mentre il secondo esperto esaminerà i campioni biologici prelevati dal corpo della piccola e dalle mandibole dei due cani.

Un elemento chiave dell’inchiesta riguarda il comportamento di Tyson e Laika. Secondo il personale del canile di Frattaminore, i due animali finora non hanno mostrato segni di aggressività e si presentano docili, ma saranno seguiti da un esperto comportamentalista in attesa dell’esito degli esami. Tra le verifiche previste vi è anche l’analisi delle feci dei due cani per individuare eventuali tracce organiche della bambina.


Altro aspetto cruciale da chiarire è il tempo impiegato nei soccorsi. Vincenzo Loffredo ha dichiarato di essersi accorto della tragedia intorno alla mezzanotte e di aver trasportato immediatamente la figlia in ospedale, dove i medici hanno tentato invano di rianimarla. Tuttavia, secondo il referto medico, la piccola Giulia era già deceduta da circa mezz’ora al momento del suo arrivo in ospedale. Mentre le indagini proseguono, l’intera comunità di Acerra resta in attesa di risposte che possano far luce su questa dolorosa vicenda.