Conferma delle condanne inflitte in primo grado con rito abbreviato dal gup Costantino De Robbio agli otto imputati. È la richiesta del procuratore generale Mario Remus ai giudici della III Corte d’Appello presieduta dalla dottoressa Antoni a conclusione della requisitoria nel processo per il caso di prostituzione minorile avvenuto ai Parioli.
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Parlando per poco più di mezz’ora il procuratore generale ha chiesto la conferma della condanna a 10 anni inflitta all’organizzatore del giro di prostituzione Mirko Ieni, e a sei anni per la madre di una delle ragazze. Per quanto riguarda gli altri imputati sette anni sono stati richiesti per Nunzio Pizzacalla anch’egli considerato organizzatore del giro; sei anni per il commercialista Riccardo Sbarra; tre anni e quattro mesi per l’imprenditore Marco Galluzzo; quattro anni per Michael De Quattro e un anno ciascuno per Francesco Ferraro e Gianluca Sammarone.
Il processo si svolge a porte chiuse essendo stato fatto con rito abbreviato e secondo quanto si è appreso il procuratore generale Remus ha sottolineato nella requisitoria che gli imputati erano al corrente che le ragazze erano minorenni e sapevano anche che chi va con minorenni commette reato. Per quanto riguarda poi le ragazzine, secondo il magistrato, erano anch’esse consapevoli di quello che facevano “ma si sono rese conto di questo mondo di profittatori”. Secondo il procuratore generale attraverso lo sfruttamento è stato negato loro il diritto di crescere. Dopo l’intervento del procuratore generale sono cominciati gli interventi delle parti civili e l’udienza proseguirà poi il 10 settembre prossimo.
CaffeinaNews by AdnKronos
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