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Covid, militare morto dopo il vaccino. L’Aifa ritira il lotto di dosi Astrazeneca

La procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta dopo la morte di Stefano Paternò, sottufficiale della Marina, per arresto cardiocircolatorio tra le mani dei medici rianimatori del 118 ventiquattr’ore dopo avere ricevuto l’immunizzazione con il vaccino AstraZeneca. In tutto gli indagati sono 21 e per tutti l’accusa è di omicidio colposo. Si dovranno accertare eventuali criticità sulla corretta conservazione e sull’utilizzo della dose di vaccino AstraZeneca.

Inoltre su disposizione della procura, il Nas dei carabinieri sta sequestrando le fiale del lotto Abv 2856 in tutta Italia. La procuratrice della Repubblica di Siracusa invita per alla calma. “Niente allarmismi ed evitiamo di creare una psicosi collettiva. Può trattarsi di una coincidenza. Solo l’autopsia ci chiarirà le cause della morte”. (Continua dopo la foto)


Per quanto riguarda il caso del vicecomandante della sezione di Pg dei carabinieri di Trapani, Giuseppe Maniscalco, l’autopsia ha escluso la morte per trombosi. Come si legge su Repubblica.it, militare al quale era stato somministrato il vaccino AstraZeneca proveniente dal lotto ABV2856 sospeso da Aifa, sarebbe morto per un infarto. Il militare dell’Arma era stato male dopo avere assunto la dose. (Continua dopo la foto)

La procura di Catania ha aperto un fascicolo senza indagati in cui si ipotizza il reato di omicidio colposo per la morte di Davide Villa, 50 anni, agente della squadra mobile di Catania che era stato sottoposto a vaccino AstraZeneca una dose proveniente dallo stesso lotto (2856) di cui l’Agenzia italiana del farmaco ha deciso in via precauzionale di emettere un divieto di utilizzo su tutto il territorio nazionale. L’indagine è stata aperta dopo le morti di Paternò e Maniscalco. Le indagini sono state delegate dal procuratore Carmelo Zuccaro ai carabinieri del Nas di Catania. (Continua dopo la foto)

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Anche il ministero della salute invierà i suoi ispettori che faranno visita all’Asp di Siracusa, al reparto medico della base militare della Marina nel quale è stato somministrato il vaccino e sentiranno i medici del 118 che per 45 minuti sono intervenuti quando Paternò ha avvertito febbre alta e ha iniziato ad avere le convulsioni. Infine – come si legge su Repubblica.it – bisognerà fare luce sulla conservazione delle dosi del vaccino nella sede Asp di Siracusa, sino alle fasi dell’inoculazione nella base militare di Augusta. Per tutto questo sarà indispensabile l’esito dell’autopsia che verrà effettuata da un’equipe composta da un medico legale, un infettivologo, un tossicologo e uno specialista che dovrà studiare l’anamnesi di Stefano Paternò.

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