Riflettori accesi sul vaccino AstraZeneca, sui rari casi di trombosi, e sulla somministrazione a giovani e donne, in particolare dopo il caso della 18enne Camilla Canepa, vaccinata con Astrazeneca e deceduta giovedì 10 giungo dopo essere stata sottoposta a due interventi, uno di neuroradiologia interventistica per rimuovere il trombo meccanicamente e successivamente un altro dell’équipe neurochirurgica per la riduzione della pressione cranica legata all’emorragia.
In queste ore si è scoperto che la giovane soffriva di di piastrinopenia autoimmune familiare e assumeva una doppia terapia ormonale e sono in corso le indagini per capire se le due patologie fossero state indicate nella scheda consegnata prima del vaccino. In Liguria, l’azienda sanitaria Alisa, in via cautelativa, “ha dato indicazioni a tutte le sedi vaccinali di sospendere, fino a nuova indicazione, la somministrazione del lotto ABX1506, se presente”.
Dopo la riunione che si è svolta ieri, a quanto si apprende, il Cts sta elaborando un parere tecnico sulla somministrazione di AstraZeneca, fermo restando che la competenza sui vaccini rimane alla Direzione generale della prevenzione sanitaria del ministero della Salute. Una posizione che sarebbe emersa anche ieri durante la riunione a cui hanno partecipato il ministro della Salute, Roberto Speranza, e il commissario straordinario all’emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo.
Lo stesso presidente dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) e membro del Cts, Giorgio Palù, questa mattina ha sottolineato che sul tema ”sarà il ministro a pieno titolo a dire quale sarà la decisione”. “In queste ore c’è una discussione in corso nel Cts” sulle vaccinazioni con AstraZeneca, ha sottolineato il ministro Speranza, rispondendo in Senato all’interrogazione sulla realizzazione di open day per la somministrazione del vaccino AstraZeneca dedicati ai giovani. “L’Italia è passata nelle ultime settimane da un livello di circolazione del virus alto a uno medio e ora è a uno basso – ha precisato – Queste valutazioni saranno sicuramente considerate nel prossimo parere del Cts”.
Ma cosa devono fare le persone che hanno già effettuato la prima dose di Astrazeneca? A rispondere è il professor Massimo Galli. Il virologo ha spiegato che il suo è solo un consiglio, ma rivolgendosi a chi ha già avuto la prima dose del vaccino anglo-svedese ha detto: “Farsi gli anticorpi, se ci sono mollare il colpo vedendo cosa fare perché forse basta già così, se non ci fossero o fare un altro Astrazeneca o aspettare che si prendano delle decisioni in merito ed eventualmente poi fare Pfizer o Moderna.