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“Arrestato”. Antonio Cassano, scattano le manette per il fratellastro. Accuse gravi

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Antonio Cassano Arrestato Fratellastro Furto

Pessime notizie per l’ex calciatore Antonio Cassano, anche se non direttamente coinvolto nella vicenda. Il suo fratellastro Giovanni Cassano è infatti finito in manette per essersi reso protagonista di un reato abbastanza grave. L’uomo, che ha 49 anni, è stato fermato e ammanettato dai carabinieri e fondamentale per la sua cattura è stata la visione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza, che hanno permesso il suo riconoscimento complica anche una statura non proprio alta.

Già dallo scorso 10 giugno erano state avviate le indagini e ora si è arrivati alla svolta. Il fratellastro di Antonio Cassano è accusato di diversi reati: furto pluriaggravato in appartamento, violazioni alla sorveglianza speciale alla quale era sottoposto, possesso ingiustificato di grimaldelli, uso di targa manomessa e guida senza patente. Il suo atto illegale, di cui vi parliamo dettagliatamente qui di seguito, è stato perpetrato in collaborazione con altri due complici, che non sono ancora stati trovati.

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Il fratellastro di Antonio Cassano si sarebbe reso autore di un furto in un appartamento del centro storico di Sannicandro, in provincia di Bari, dopo aver rotto una porta a vetri. Portati via dalla casa gioielli, rolex e altri beni di lusso per un valore totale pari a 30 mila euro. Hanno usato della fiamma ossidrica per aprire la cassaforte. A portare i ladri sul luogo del furto proprio Giovanni Cassano, che guidava una vettura di colore grigio. L’automobile era poi stata ritrovata al quartiere San Paolo di Bari.

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L’utilitaria guidata dal fratellastro di Antonio Cassano era stata individuata in un’area privata, soltanto alcune ore dopo l’atto illecito. Dentro erano stati rinvenuti dai carabinieri di Modugno anche gli attrezzi utilizzati per rubare nell’appartamento. Grazie alla visione delle immagini è anche venuto fuori con certezza che gli attrezzi erano proprio quelli usati per il furto. All’interno del portabagagli i militari hanno trovato le targhe originali, che erano state tolte e sostituite con alcune false prima dell’irruzione.

Ad essere arrestata è anche stata nei giorni scorsi la sorella di Ornella Muti. Nella sua casa la polizia ha trovata 2 flaconi, sembra da un litro e mezzo ciascuno, di Gbl la cosiddetta droga dello stupro. Un quantitativo che ha fatto scattare l’arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio. A condurre le indagini, la Polaria dell’aeroporto romano, dove da tempo si seguono le tracce di flaconi della “droga dello stupro”.

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