Il clima prossimamente non promette nulla di buono. Infatti, ci aspetta un lungo periodo di alta pressione su tutta la penisola e di assenza di piogge significative, e con questa torna lo spettro della siccità specie al Nord Italia, soprattutto se questa situazione dovesse perdurare per gran parte dei mesi primaverili. “L’inverno – spiegano gli esperti di 3bmeteo.com – infatti è stato molto avaro di precipitazioni al Nord e sulle Alpi, specie nei mesi di dicembre e gennaio, in cui si sono registrati deficit pluviometrici rispettivamente del 78,5% e del 56,7%, e la quasi totale assenza di importanti nevicate in montagna”. È chiaramente un’anomalia figlia dei cambiamenti climatici degli ultimi decenni, ma in questi ultimi tempi sta assumendo proporzioni sempre più drammatiche. Purtroppo, lo spettro del cambiamento climatico è sempre più presente. “Basti pensare che attualmente il fiume Po è in secca con un livello al di sotto di ben 5 metri rispetto allo zero idrometrico, lo stesso di Agosto 2016. La situazione del Grande Fiume è rappresentativa dello stato di tutti gli altri principali bacini idrografici. (Continua a leggere dopo la foto)
Stesso discorso vale per i bacini lacustri: “Sia il Lago di Como, che il Lago Maggiore che il Lago di Garda sono al di sotto dell’altezza idrometrica, mentre la situazione è migliore per il Lago di Garda”. Il fiume Po, in particolare, è in secca con lo stesso livello idrometrico della scorsa estate ad agosto ed inferiore di due metri rispetto allo stesso periodo del 2016.
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— 3B Meteo (@3BMeteo) 13 marzo 2017
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Tutto ciò accade per effetto di un andamento climatico del tutto anomalo in Italia dove anche a febbraio è caduto l’8% di pioggia in meno e le temperature minime sono state superiori di ben 3 gradi rispetto alla media. La situazione dunque non è molto rosea sia in vista dell’accumulo delle risorse idriche per la Primavera e l’Estate, sia per il rischio dello sviluppo e propagazione di incendi boschivi nelle prossime settimane su Alpi ed Appennini.
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