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Blitz dei Nas, la scoperta choc sul pesce: sequestri e chiusure

  • Italia
Allarme Listeria, la decisione dei Nas: chiuse 23 aziende

Controlli a tappeto dei Nas e chiusura di 23 aziende. Un valore commerciale pari a circa 327.000 euro e 23 aziende produttive e commerciali sottoposte a chiusura o sospensione: trovati nel quattordici tonnellate di alimenti irregolari.

Allarme Listeria, la decisione dei Nas. Dal sito dell’ANSA si apprende: “E’ l’esito della campagna di controlli in tutta Italia del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute e del Ministero della Salute, a seguito dei casi di intossicazione da Listeria connessi con il consumo di alimenti crudi o a ridotta cottura (come i würstel), finalizzata a verificare la corretta gestione in materia di sicurezza ed igiene delle imprese produttive di alimenti di origine animale”.

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Allarme Listeria, la decisione dei Nas: chiuse 23 aziende


Allarme Listeria, la decisione dei Nas: chiuse 23 aziende

Listeria è un genere di batteri, che comprende sei specie e deve il suo nome al medico britannico Joseph Lister. Essi sono batteri Gram-positivi, che attaccano principalmente il sistema immunitario. Essi sono ampiamente distribuiti nell’ambiente e possono contaminare alimenti, come latte e i suoi derivati e non solo.

Allarme Listeria, la decisione dei Nas: chiuse 23 aziende

In seguito alle ispezioni dei Nas effettuate precisamente in 1.095 aziende di lavorazione e trasformazione di alimenti, è scattato dunque il sequestro di ben 14 tonnellate di cibo contaminato o sospetto , “per un valore commerciale di circa 327.000 euro e 23 imprese produttive e commerciali, il cui valore economico ammonta ad oltre 7 milioni di euro”.

Allarme Listeria, la decisione dei Nas: chiuse 23 aziende

Nello specifico sono state riscontrate irregolarità in 335 strutture, di cui 310 gli operatori di settore segnalati all’Autorità Giudiziaria e Sanitaria, mentre 541 le violazioni penali e amministrative contestate, per un valore di oltre 365 mila euro. E sul sito ANSA si legge: “tra le criticità riscontrate è stato rilevato l’uso di materie prime scadute di validità e in cattivo stato di conservazione e, con particolare frequenza, la mancata applicazione delle procedure preventive di autocontrollo e tracciabilità degli alimenti, elementi essenziali per individuare e contenere possibili casi di intossicazione causati dal consumo di alimenti nocivi o pericolosi”.

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