Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

“Oggi è il giorno del male”. Alessia Pifferi, gli audio choc dal carcere: rivelazione a Quarto Grado

  • Italia

Alessia Pifferi si trova in carcere a Milano con l’accusa di omicidio volontario per avere abbandonato la figlia di 18 mesi a casa, da sola, per una settimana. Davvero una morte atroce quella della bambina, almeno stando a quanto traspare dall’autopsia. Infatti la bambina nello stomaco non aveva brandelli di cuscino e di materasso, come si era detta in un primo momento, ma di pannolino: quello stesso che si era tolta e che è stato trovato poco distante dal cadaverino Lo rivela il quotidiano Il Giorno.

Stando all’autopsia la bambina è morta di sete, tecnicamente per una gravissima e prolungata disidratazione, aggravata dalle temperature altissime di luglio. La piccola Diana Pifferi si trovava sola in casa, nel monolocale di via Parea, con le finestre sigillate per non far sentire il suo pianto ai vicini e senza aria condizionata. Aveva fame e ha provato a mangiare quel pannolino. La bambina era stata lasciata nell’appartamento di Milano da sola per una settimana, tempo che la donna aveva trascorso insieme al fidanzato residente in provincia di Bergamo.

Leggi anche: Diana Pifferi, i vestiti stesi e il passeggino sul pianerottolo: cosa succede a un mese dalla sua morte

alessia pifferi audio choc carcere


Come scrive Il Giorno, infatti, “nello stomaco non aveva brandelli di cuscino, ma di pannolino, quello stesso che si era tolta e che è stato trovato poco distante dal cadaverino”. Poi c’è da chiarire il punto delle benzodiazepine: “Per la Procura, l’esistenza di benzodiazepine, che risulterebbe sui capelli di Diana, è un dato inconfutabile, al punto da anticipare che si tratterebbe di dosi massicce”, si legge sul quotidiano.

alessia pifferi audio choc carcere

E nel programma Quarto Grado su Rete4 sono stati rivelati in esclusiva alcuni messaggi audio inviati dalla donna via chat. Un mese prima della morte della bimba, a giugno, Alessia Pifferi si confida con un’amica. “Mi ha chiamato quell’altro di Bergamo e mi ha chiesto come sta Diana?”. Alla confidente dice piangendo di sentirsi vittima di amori non corrisposti da parte di tre uomini. Nell’audio ad un certo punto si sente la piccola Diana piangere e Alessia elenca cosa ha mangiato la bimba. “Gli manca Diana, non è una persona stabile”, dice ancora Pifferi parlando di un uomo. “Non ne va bene uno…mi dice che gli manca la bambina. Ora lo blocco”.

alessia pifferi audio choc carcere
alessia pifferi audio choc carcere

“Chi altro mi telefonerà, per farmi ancora più male? Oggi è la giornata del male”, questo è invece uno dei messaggi scritti da Alessia Pifferi in carcere. In un altro audio la donna ride e scherza, è pare essere di buon umore mentre racconta di stare giocando con la figlia. “Oggi è contenta, ti saluto, le faccio da mangiare”. Poi la situazione peggiora e si mette a piangere parlando con un’amica al telefono: “Ho bisogno di conforto, quando vuoi venire”.

-->

Caffeina Logo Footer

Caffeina Magazine (Caffeina) è una testata giornalistica online.
Email: [email protected]

facebook instagram pinterest
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2024 | Registrazione al Tribunale di Roma n. 45/2018 | P. IVA: 13524951004