Si chiamava Adelina Sejdini ed era una donna disperata. La sia storia era stata raccontata più volte e negli ultime tempi da Myrta Merlino all’Aria che Tira. L’ultima inaccettabile notizia per lei, quando gli era stato tolto il permesso di soggiorno con lo stato di apolide e indicata la cittadinanza albanese. Si è uscita per questo motivo Adelina, ex prostituta nata a Durazzo che ha fatto arrestare i suoi sfruttatori: grazie alle sue rivelazioni sono state arrestate 40 persone e denunciate altre 80, in gran parte appartenenti alla mafia albanese che controllava lo sfruttamento della prostituzione in tutta Italia.
Come molti sanno, Adelina Sejdini viveva a Pavia ed era malata di tumore con frequenti ricoveri in ospedale al San Matteo. Più volte aveva chiesto di poter ottenere la cittadinanza italiana, opponendosi con tutte le sue forze alla cancellazione dello stato di apolide e all’assegnazione della cittadinanza albanese, il paese che aveva lasciato nel 1996 quando era arrivata in Italia a 22 anni. Ma non solo: lei lo faceva per vedersi assegnata una casa popolare, col cambio di stato nel permesso sarebbe stato praticamente impossibile.
C’è da dire poi che una commissione medica l’aveva anche riconosciuta invalida al 100%: non poteva neanche trovarsi un lavoro. Il suo ultimo gesto di protesta fu recarsi a Roma per protestare contro la burocrazia, alla fine di ottobre. Tuttavia, nonostante le sue precarie condizioni di salute, sperando di poter incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella o almeno alcuni funzionari del Ministero dell’Interno, per Adelina Sejdininon cambiò nulla.
Alla fine, quel tragico 28 ottobre Adelina Sejdini si è data fuoco. Soccorsa e trasportata all’ospedale Santo Spirito con gravi ustioni, la donna, su disposizione delle autorità, sarebbe dovuta rientrare a Pavia, ma è rimasta a Roma e sabato scorso si è tolta la vita lanciandosi da un cavalcavia ferroviario.
Sulla tragedia sono in corso accertamenti da parte della Polizia Ferroviaria di Roma Termini. Myrta Merlino ha detto: “Adelina Sejdini voleva solo una cosa, la cittadinanza italiana, e non c’è mai riuscita. Mi sono molto emozionata quando l’ho conosciuta, chiesi di intercedere per lei, le fu dato un permesso di soggiorno speciale ma è scaduto. Era molto stanca e sfinita”.