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Lutto nel mondo della musica, morto Raoul Casadei. Addio al ‘re del liscio’

Era ricoverato dal 2 marzo all’ospedale Bufalini di Cesena. Aveva contratto il coronavirus e insieme a lui sono risultati positivi al contagio anche altri familiari appartenenti alla sua amatissima famiglia romagnola. Si è spento a 83 anni Raoul Casadei, il re del liscio. Viveva insieme alla moglie Pina, i figli e le rispettive famiglie, al “recinto”, a Villamarina di Cesenatico.

Casadei aveva 83 anni e le sue condizioni si erano aggravate negli ultimi giorni, tant’è che era stato necessario ricorrere alla respirazione assistita dal casco. Era stata la figlia Carolina che aveva aggiornato tutti sulle condizioni del padre. Come si legge su Il Resto del Carlino, Casadei si era ammalato a fine febbraio e il 3 marzo in considerazione del fatto che la saturazione dell’ossigeno era risultata un po’ bassa, i medici avevano deciso di somministrargli ossigeno attraverso il “casco”. (Continua dopo la foto)


La sua tempra forte gli ha permesso fino a qualche giorno fa di parlare con i figli al telefono e di mandare loro delle foto, ma le sue condizioni, anche per via dell’età si sono fatte sempre più serie. Raoul aveva preso dallo zio Secondo Casadei, l’autore di Romagna mia, le redini dell’omonima orchestra con la quale porta avanti le tradizioni della Romagna. (Continua dopo la foto)

Raoul Casadei ha iniziato la carriera da musicista quasi per caso. Infatti sembrava destinato a fare il maestro elementare. A sedici anni lo zio Secondo, il fondatore dell’orchestra di liscio più famosa del mondo e capostipite della dinastia dei Casadei, regala a Raoul la prima chitarra. L’ingresso nell’orchestra arriva a fine anni ’50. Gradualmente Secondo gli cede le redini e l’orchestra si rinomina in Orchestra Secondo e Raoul Casadei, scrive sempre Il Resto del Carlino. (Continua dopo la foto)

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Nel 1971 dopo la morte dello zio, arriva la definitiva scelta di Raoul di intraprendere a tempo pieno la carriera musicale. Negli anni ’70 il liscio in Romagna è al suo massimo splendore, con decine di orchestre in ogni città e popolarità in tutto il mondo. Casadei diventa anche autore, con Ciao Mare, Mazurka di Periferia, Romagna e Sangiovese, solo per citare i brani più celebri. Nel 1973 arriva la partecipazione al Festivalbar e l’anno successivo al Festival ne decretano il definitivo successo. Raoul Casadei è diventato il Re del liscio.

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