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“Cosa sta succedendo nei supermercati”. Lo spiega il numero uno di Conad

  • Italia
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L’AD di Conad e il dramma nascosto nei supermercati. L’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese è intervenuto nel corso della puntata di “Di martedì”. Come al solito sono stati tanti gli argomenti di attualità politica ed economica affrontati nel corso del talk show condotto su La7 da Giovanni Floris. Ovviamente un’ampia pagina è stata dedicata alla campagna elettorale in vista delle elezioni politiche del 25 settembre.

Si è parlato tra l’altro di pensioni, fisco, cultura, arte e costume. Poi è stata la volta del conflitto in Ucraina, con le posizioni contrapposte degli ospiti in studio da Di Battista a Letta e Conte. Naturalmente sono state messe in evidenza anche le ripercussioni sulla nostra economia. Proprio su questo tema è intervenuto l’amministratore delegato di Conad Francesco Pugliese.

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L’intervento dell’ad di Conad su inflazione ed economia di guerra

Francesco Pugliese ha evidenziato: “Eravamo partiti nel primo trimestre con un’inflazione dell’1,9%, nel secondo del 5%, nel terzo del 10% e probabilmente andremo verso il 15%. Questo è ciò che sta davvero avvenendo in termini di inflazione, poi anche dal punto di vista dei volumi siamo indietro: crescono solo le vendite nei discount, tutti gli altri sono in arretramento. Le uniche cose stabili sono i beni di primissima necessità, tutto il resto perde, non c’è nulla di positivo”.

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In seguito l’Ad di Conad Francesco Pugliese ha fatto una lista di quei beni necessari, come ad esempio i pannolini o altri legati ai figli, che si continuano a vendere nonostante l’inflazione.

Francesco Pugliese, AD di Conad, ha affermato: “Se guardiamo con attenzione notiamo che stiamo già vivendo un’economia di guerra. Le bollette di settembre ancora non le hanno viste a casa: se erano care quelle di agosto, figuriamoci quelle di settembre, che dovrebbero essere del 40% più alte. Il 70% dei lavoratori italiani ha uno stipendio inferiore ai 1.500 euro e dovrà decidere se mangiare o pagare la luce”.

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