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“Vostra figlia non ha speranze di sopravvivere…”. La peggiore delle notizie per genitori che stanno cullando la loro piccola appena nata. La disperazione nel loro volto. Ma hanno deciso di non arrendersi. Oggi sono passati 23 anni ed ecco cos’è successo

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“Purtroppo vostra figlia è grave. Difficile che riesca a crescere in salute”. Una notizia tremenda per due genitori. Vedere la propria piccola, di appena pochi giorni e sentirsi dire che non ce la faranno a farla crescere. Troppo malata. Un forma acuta di nevo melanocitico congenito, una condizione cutanea per cui il corpo della piccola era ricoperto in larga parte da grossi nei. In particolare, addome e schiena. Un futuro incerto, ma non sempre le previsioni dei medici ci azzeccano.

In questo caso, per fortuna. Perché Yulianna, è questo il nome di quella piccola, è cresciuta eccome, e oggi ha 23 anni. Anche se l’infanzia non è stata facile.

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Nata a Odessa, mamma ucraina e padre libanese. Ha dovuto sopportare, a causa del suo stato, diversi episodi di bullismo: “In una classe di ginnastica mi chiamavano dalmata, giraffa o mucca”. Così racconta Yulianna, che però presto ha imparato a fregarsene di chi la feriva. A convivere con la sua condizione. Non ha permesso alla malattia d’avere il sopravvento sulla sua voglia di vivere.

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Ed oggi eccola, bellissima. Nonostante i segni. La ragazza è diventata una fonte di ispirazione per le donne che soffrono di nevo melanocitico congenito e pubblica ogni giorno sul suo account Instagram foto in cui si mostra nella sua particolare bellezza. E accompagna ogni immagine con una frase.

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“Se cammini ricurvo e con la faccia triste – dice Yulianna – gli altri ti tratteranno come una persona triste e la gente sentirà di poterti fare del male. Ma se sorridi e sei positiva, nessuno ti farà del male.Devi capire che tutto ciò è nella tua mente”. Una lezione che le ha insegnato la vita e che lei ha appreso molto bene. Ma che vuole condividere anche con altre persone nella sua stessa condizione.

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