La decisione del “più bello d’Italia”, la notizia corre veloce sul web. Ha infiammato le passerelle e fatto accendere tutte le luci dei riflettori su di lui e adesso? Il giovanissimo e “più bello d’Italia” cambia del tutto la sua vita e decide di dire addio al mondo della moda. La storia è quella di Edoardo Santini che nel lontano 2019 ha vinto ex equo la 40esima edizione del concorso nazionale “Il più bello d’Italia”. Ma la vita è bella proprio perché promette sempre grandi sorprese, esattamente come quella che tocca da vicino Edoardo. Il sogno di diventare un attore professionista? Santini stravolge il suo percorso.
Il “più bello d’Italia” diventa prete. Ebbene si, la notizia lascia tutti senza parole. A diffonderla, La Nazione, che ha dedicato al modello e aspirante attore professionista un articolo. Edoardo Santini, questo il nome del modello di 21 anni originario di Castelfiorentino (Firenze) che ha deciso di intraprendere la strada del seminario e lasciare ad altri l’ebbrezza di sfilare sulle passerelle di tutto il mondo.
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Il “più bello d’Italia” diventa prete. Edoardo Santini lascia per sempre le passerelle: “Non mi pentirò…”
Stando a quanto si apprende, Edoardo ha condiviso un periodo di vita in compagnia di due sacerdoti. L’esperienza vissuta nel 2022 gli ha lasciato comprendere che il mondo dei riflettori non faceva più per lui. Ed è per questo che il giovanissimo ha dunque preso la sua decisione, quella di diventare prete. Lo ha raccontato il diretto interessato nel corso dell’intervista su La Nazione.
“Ho messo da parte il lavoro da modello, la recitazione, il ballo perché dei sì comportano inevitabilmente dei no, anche se non abbandono tutto perché quei mondi fanno parte di me, ma li vivrò e li proporrò in contesti diversi. Ho fatto la domanda al vescovo ed eccomi qua a studiare teologia e a prestare servizio in due parrocchie nella diocesi fiorentina”. Edoardo ha poi proseguito nel suo racconto, fornendo altri curiosi dettagli che lo avrebbero condotto a prendere questa decisione.
“Non lo so se diventerò sacerdote, sono qui per scoprirlo. Ma ho fatto quel passo che mi terrorizzava, che mi impediva di essere pienamente me stesso, pronto nel caso a dire ‘ok, ho sbagliato’, ma quello di cui sono certo è che non mi pentirò di questo viaggio”. La scoperta, racconta ancora Edoardo, è avvenuta nel corso del tempo: “In questi anni ho avuto modo di incontrare dei ragazzi che mostrandomi cosa vuol dire ‘essere chiesa’ mi hanno dato la forza di indagare questa domanda che mi porto dietro fin da quando ero piccolo, ma che varie paure mi impedivano di approfondire”.