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“Non ce l’ho più”. Sabrina Paravicini, le prime parole dopo l’intervento al seno commuovono

Sabrina Paravicini continua a lottare contro il tumore al seno. L’attrice, che ha raggiunto il culmine della popolarità per aver interpretato il ruolo di Jessica nella ficion Un medico in famiglia, continua a tenere aggiornati i fan sul suo stato di salute. Quando aveva raccontato di essere malata, tutti si erano molto rattristati: Sabrina Paravicini aveva fatto sapere di aver scoperto di avere un tumore in un momento particolare della sua vita, quello in cui aveva deciso di prendersi una pausa dal lavoro per stare accanto al figlio affetto dalla Sindrome di Asperger. Ma Sabrina è una grande guerriera e continua a combattere. Chemioterapia, cure, l’intervento appena fatto (il 5 settembre) e riuscito alla perfezione. E finalmente ora Sabrina è tornata a casa.

“Sono a casa. Mi porto in giro in una borsa di stoffa due tubi di drenaggio che a giorni mi toglieranno – ha scritto su Instagram – Ho due ferite: una sotto l’ascella e l’altra orizzontale al centro del seno. Quando mi medicano non mi guardo, non so quando avrò il coraggio di vedere. Ho detto addio anche al mio capezzolo. In questo momento è nel pacchetto dell’esame istologico”. Continua a leggere dopo la foto


E ha aggiunto: “Il tumore era già scomparso al 100% prima dell’intervento ma il protocollo, per l’aggressività del mio tumore, prevede la demolizione completa del seno, per sicurezza, per non rischiare una recidiva”. Sono parole che lasciano il segno. Le parole di una donna che sta vivendo un dramma e cerca di metabolizzarlo nel migliore dei modi. Parole che ci ricordano quali siano le cose davvero importanti nella vita. Parole che hanno commosso tutti. Continua a leggere dopo la foto

Sabrina Paravicini ha parlato dell’operazione, degli altri pazienti in ospedale, della sofferenza. “Durante l’intervento tolgono tutto e preparano alla ricostruzione: alzano il muscolo dalla gabbia toracica e ti inseriscono un espansore che prepara lo spazio alla protesi. Non ero preparata a tanto dolore fisico. Per me e stata dura, durissima. Il dolore anche solo a respirare.

La solitudine delle notti in cui fai i conti con la soglia di sopportazione del dolore fisico e con la pazienza. La memoria del dolore si attenua pensando alle infermiere che mi hanno accudita, al chirurgo che si affacciava ogni mattina per vedere come stavo, al plastico che mi controllava la ferita, alla specializzanda che mi spiegava cosa sarebbe accaduto, alle mie compagne di stanza, dolcissime, discrete e amorevoli, si diventa sorelle in pochi minuti”. Continua a leggere dopo la foto

 

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A CASA Sono a casa. Mi porto in giro in una borsa di stoffa due tubi di drenaggio che a giorni mi toglieranno. Escono dal mio corpo protetti dai cerotti. Ho due ferite una sotto l’ascella e l’altra orizzontale in centro al seno. Quando mi medicano non guardo, non so quando avrò il coraggio di vedere. Ho detto addio anche al mio capezzolo, in questo momento è nel pacchetto dell’esame istologico. Il tumore era già scomparso al 100% prima dell’intervento ma il protocollo, per l’aggressività del mio tumore, prevede la demolizione completa del seno, per sicurezza, per non rischiare una recidiva. Durante l’intervento tolgono tutto e preparano alla ricostruzione: alzano il muscolo dalla gabbia toracica e ti inseriscono un espansore che prepara lo spazio alla protesi. Non ero preparata a tanto dolore fisico. Per me e stata dura, durissima. Il dolore anche solo a respirare. La solitudine delle notti in cui fai i conti con la soglia di sopportazione del dolore fisico e con la pazienza. La memoria del dolore si attenua pensando alle infermiere che mi hanno accudita, al chirurgo che si affacciava ogni mattina per vedere come stavo, al plastico che mi controllava la ferita, alla specializzanda che mi spiegava cosa sarebbe accaduto, alle mie compagne di stanza, dolcissime, discrete e amorevoli, si diventa sorelle in pochi minuti. Si condivide tutto, anche i pensieri senza dirsi niente. Ci si aiuta. Anche di notte se piangi. Maria Luce, uno scricciolo di 39 chili con un tumore alla vescica e un drenaggio al fegato, si è alzata dal letto e mi ha fatto un massaggio alle gambe dicendo: andrà tutto bene Sabri’. 🙏fino a qui tutto bene🙏

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IL PROFUMO TRA I CAPELLI Sono felice ed emozionata. Ecco. Dopo mesi e mesi comincio a riconoscermi. Gianluca, il mio parrucchiere, mi saluta abbracciandomi. Mi ha fatto un colore bellissimo, ha anche tagliato un po’ i capelli sui lati. Non mi sembrava vero e possible che un pettine potesse ancora infilarsi tra i miei capelli. L’ho sentito leggero come leggero è ora il profumo dello spray che mi sto portando addosso. Lo sento arrivare da sopra. Mi accompagna mentre salgo in macchina. Al semaforo si affianca una moto, un ragazzo giovane e bello mi guarda, alza le sopracciglia e ammicca. Ammicca proprio a me. 🙃In un secondo passo da “paziente oncologica con peluria in ricrescita” a “donna”. È una sensazione strana di emozione e felicità. Non so descrivere. Ma sicuramente mi capirete. Sto aspettando che mi chiamino per l’operazione. Oggi mi diranno quando sarà. Mi sento bene. Mi sento bella e non era scontato. Grazie @puca_gianluca_parrucchieri per questo dono. 🙏 . . . 🌼fino a qui tutto bene 🌼 #me #love #life #cancer #cancerfighter #fight #amore #home #cure #therapy #colors #breast #breastcancer

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Estate 2018 VS Estate 2019 Meno capelli ma occhi più sorridenti. Sembra strano ma la chemioterapia si è portata via la malinconia degli anni passati. Forse anche quel dolore dei lutti non elaborati di mio padre e mia sorella scomparsi a poche settimane l’uno dall’altra esattamente 30 anni fa. Dolore che pensavo di avere elaborato a mio modo, ma che invece era rimasto nell’epidermide, nella carne, nelle cellule. E’ come se negli ultimi sei mesi avessi vissuto più intensamente che negli ultimi vent’anni. Sicuramente è un pezzo di vita che mi ha insegnato più di quanto potessi mai immaginare. Che non dimenticherò mai più. Adesso sento di più, respiro di più, amo di più e adesso voglio di più. . . . 💛fino a qui tutto bene 💛 #me #love #life #cancer #cancerfighter #fight #amore #home #cure #therapy #colors #breast #breastcancer

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E continua: “Si condivide tutto, anche i pensieri senza dirsi niente. Ci si aiuta. Anche di notte se piangi. Maria Luce, uno scricciolo di 39 chili con un tumore alla vescica e un drenaggio al fegato, si è alzata dal letto e mi ha fatto un massaggio alle gambe dicendo: andrà tutto bene Sabri’. 🙏fino a qui tutto bene🙏”. Il messaggio di Sabrina Paravicini è arrivato dritto al cuore di tutti. Tante lacrime. Tanta emozione. Forza, Sabrina.

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