Clamoroso quanto successo al Festival del Cinema di Venezia, dove una donna si è vestita da Statua della Libertà. Sì, avete capito proprio bene: oltre alle tante stelle che hanno sfilato sul red carpet, il sito Novella 2000 ha nominato soprattutto le presenze di Pier Francesco Favino, Patrick Dempsey, Jacob Elordi e Jesse Williams oltre alla coppia Pierpaolo Pretelli e Giulia Salemi, ecco che è spuntata proprio lei.
Tutte le attenzioni sono state rivolte su questo arrivo inaspettato al Festival del Cinema di Venezia. Le foto della donna vestita da Statua della Libertà hanno fatto il giro del web. E ora c’è tantissima curiosità per capire se verranno svelati altri dettagli, intanto in rete stanno scrivendo tantissimi messaggi a corredo di queste istantanee, che difficilmente saranno dimenticate presto da tutte le persone presenti.
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Festival del Cinema di Venezia, donna vestita da Statua della Libertà
In queste ore è spuntata una possibile motivazione alla base di questo momento particolare al Festival del Cinema di Venezia, con questa donna che ha fatto irruzione sul red carpet travestita perfettamente da Statua della Libertà. Le foto sono state diffuse sui social da Whoopsee, mentre Novella 2000 ha notato la perfezione del travestimento: nel braccio sinistro ha una tavola con la scritta July – IV- MDCCLXXVI, ovvero 4 luglio del 1776, giorno dell’indipendenza americana.

Ha anche una fiaccola accesa nel braccio destro, quindi è stata una perfetta raffigurazione. Nessuno conosce ancora il nome di questa donna, che ha letteralmente rubato la scena. Secondo sempre Novella 2000, potrebbe essersi presentata così al Festival del Cinema di Venezia, giunto all’80esimo anno, per tenere alta l’attenzione sullo sciopero di attori e sceneggiatori di Hollywood, che protestano da settimane per cercare di ottenere l’incremento dei diritti residuali dai servizi streaming.


C’è chi ha utilizzato dell’ironia nei post sotto Whoopsee, che ha fatto vedere le foto: “Signora, il Carnevale è a febbraio”, “Sembra il Lucca Comics”, “Anche il Festival di Venezia è diventato una pagliacciata?”, “Va beh, ma che significa?”.