Olimpiadi a luci rosse. Una specialità che finora mancava, ma che ai giochi di Rio si è aggiunta all’ultimo minuto. E che non ha mancato di suscitare un certo interesse. E tanta curiosità. Mentre altreti gareggiano rigorosamente nelle loro divise e tute, altre gare si sono svolte con un abbigliamento decisamente più leggero. Anzi, del tutto inesistente. Su una delle tante spiagge incontaminate di Rio de Janeiro, un gruppo di naturisti ha deciso di mettere a nudo il vero spirito delle Olimpiadi.
Una sorta di ritorno alle origini.Via tutti i vestiti. La competizione è a corpo nudo. Tanto non si gareggia nelle strutture con tanto di aria condizionata, ma all’aria aperta.
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Sulla spiaggia di Abrico. Scelta non a caso. Da più di vent’anni è un punto di ritrovo particolarmente importante per chi ama prendere il sole senza vestiti. Un punto immancabile per i fissati della tintarella integrale. Ma con l’arrivo delle Olimpiadi, si è trasformata in qualcosa di diverso. Terreno di gara per chi si dimostra abbastanza coraggioso da fare a meno dei vestiti e partecipare ad alcune gare sportive. Perché la competizione è seria.
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Non a caso hanno un loro nome. Sono le Olimpiadi nude”. Il Mirror racconta con dovizia di dettagli le varie gare e mostra gli atleti come mamma li ha fatti.
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Molte le specialità in cui potersi cimentare, dal calcio al beach volley, passando per il nuoto, ma anche il surf, corsa a piedi e sprint. Basta essere allenati, ma soprattutto, per essere ammessi la regola numero uno è mettersi a nudo.
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